Processo don Cassol, "Sia resa giustizia"

È il commento del presidente Cesare Veronico. Soddisfazione per le operazioni delle autorità contro il bracconaggio

mercoledì 5 dicembre 2012 17.05
"Che sia resa piena giustizia per don Cassol" è il commento del presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Veronico, all'indomani del rinvio dell'udienza preliminare fissata all'8 gennaio 2013.

L'Ente Parco si è costituito parte civile nel processo per l'omicidio del parroco bellunese, ucciso per errore nel 2010 da un bracconiere nel territorio murgiano. Qui la notizia.

"Chi caccia di frodo, chi incendia, chi inquina, - continua Veronico - nuoce all'intera comunità del Parco, alle sue aziende, ai suoi visitatori. Questa sensibilità, comune a gran parte dei nostri cittadini, trova ulteriore slancio apprendendo che i colpevoli dei reati vengono individuati e sanzionati adeguatamente".

E piena soddisfazione è espressa dal Presidente anche di fronte alle ultime operazioni da parte delle autorità preposte al controllo del Parco dell'Alta Murgia. È notizia degli ultimi giorni, infatti, la denuncia di due uomini per incendio doloso in area protetta. A questa si aggiunge il ritrovamento di una cava trasformata in discarica priva di autorizzazioni. Entrambe le operazioni sono state eseguite dagli uomini del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Altamura.