Le associazioni al femminile di Altamura, unite per dire NO alla violenza su donne e bambini

Perché non resti soltanto una ricorrenza, ma diventi una lotta quotidiana

giovedì 30 novembre 2017
Subire, in silenzio. Resistere per amore dei figli, per paura del domani incerto, rincorrendo invano la speranza che le cose un giorno possano cambiare, migliorare forse. E intanto, continuano a consumarsi quotidianamente fra le mura domestiche violenze e abusi osceni, che molto spesso, non passano inosservati agli occhi innocenti dei bambini. Una violenza brutale che comporta in questi soggetti più deboli e indifesi ripercussioni psicologiche e comportamentali non indifferenti.

Con l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su queste delicate tematiche, le associazioni al femminile di Altamura, nei giorni scorsi, si sono rese protagoniste di numerosi eventi. A pochi giorni dalla Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini (20 novembre) e in vista della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne (25 novembre), l'associazione di promozione sociale "Lo Scrigno", nella serata di venerdì 24 novembre, ha organizzato un convegno su un tema oggi ancora troppo taciuto e poco conosciuto: "Bambini Invisibili. La violenza assistita intrafamiliare". Partendo da un inquadramento giuridico a cura della socia fondatrice dell'associazione altamurana, l'avvocato Nicoletta Princigalli, si è poi parlato di come può tutelarsi chi subisce maltrattamenti e degli effetti negativi sul piano psicologico e relazionale, traumi che si manifestano a breve, medio o lungo termine nei bambini che assistono frequentemente a scene di violenza nei confronti della figura materna con la dottoressa Marialisa Moramarco e, su impulso dell'avvocato Rosa Melodia, presente in qualità di presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Altamura, ha avuto luogo un dibattito con i cittadini sul reale operato delle Istituzioni per la difesa dei più deboli.

Nella stessa data, l'associazione "Donne IN" ha organizzato la proiezione del film "Enough. Via dall'incubo" presso il cinema Grande, mentre nella giornata di sabato 25 novembre, ha promosso un flash mob per dire "STOP AL FEMMINICIDIO", che ha visto la partecipazione non solo delle associazioni "Lo Scrigno", "A.I.D.E." e "Fidapa", ma anche del clan Everest del gruppo Agesci Altamura 2. Un silenzioso ma efficace atto di protesta, accompagnato dalle note della canzone "Gli Uomini non cambiano" della magistrale Mia Martini, ed accentuato da indumenti di color rosso, simbolo del sangue innocente versato, da tempi immemori fino ad oggi. Perché il femminicidio è ancora una radicata piaga sociale e per di più in crescita dettata dall'incapacità dell'uomo di accettare l'emancipazione e l'indipendenza della donna, il quale ricorre alla forza per imporre la propria presunta superiorità: soltanto nel 2017, si registrano ben 179 donne ammazzate.

A concludere la carrellata di eventi per la lotta contro la Violenza sulle Donne, l'associazione "A.I.D.E." che, presso una caffetteria altamurana, ha organizzato una chiacchierata informale dal titolo "Tra immagini e parole. Voci contro la paura", con l'intento di conferire ad un evento così drammatico, qual è quello della violenza, un'accezione diversa, di rinascita e riscatto; non più solo rievocazione del dolore fine a sé stessa ma consapevolezza della forza femminile, un percorso quasi catartico di comunanza di sentimenti che dal singolare va al plurale per "tirare" fuori da sé quel lutto e farne volontà nuova, pulita, capace ancora di amare ed essere amata. Un invito a rompere il muro del silenzio, perché una violenza può essere sopraffatta solo se raccontata.

Di seguito, le immagini del flash mob in piazza Duomo, a cura dell'Associazione "Donne IN".