Lavoro, in Puglia meno disoccupati che nel Sud Italia

Disoccupazione giovanile in calo del 7,8 per cento

martedì 2 luglio 2019 10.30
In Puglia si lavora più che nel resto del Sud Italia e la disoccupazione giovanile in soli 12 mesi è calata del 7,8%. A certificare il trend positivo sono i dati di Eurostat che ha confermato l'inversione di marcia in materia di disoccupazione giovanile, in particolare tra i giovani dai 15 ai 24 anni. Dato che non trova paragoni in nessuna altra regione italiana.

Lo ha comunicato la Regione Puglia.

Tra il 2017 e il 2018, il tasso di disoccupazione nella fascia d'età dai 15 ai 74 anni è passato dal 18,9% (7,6% Europa, 11,2% Italia, 19% Sud, 20,3% Isole) al 16,1% (6,9% Europa, 10,6% Italia, 17,8% Sud, 19,8% Isole) a significare che in un anno il 2,8% dei disoccupati ha trovato lavoro in Puglia.

Analizzando la fascia d'età 15-24 anni si rileva che nel 2017 la disoccupazione giovanile si attestava al 51,4%, nel 2018 al 43,6%: 7,8% in meno di giovani disoccupati. Un calo dei disoccupati che non ha pari nel confronto con altre realtà che chiudono il 2018 con: 15,2% Europa (16,8% 2017), 32,2% Italia (34,7% 2017), 47,9% Sud (51,3% 2017), 49,4% Isole (51,6% 2017).

Per quanto riguarda la platea complessiva dei disoccupati, come pure per quella dei giovani dai 15 ai 24 anni, la Puglia ha le prestazioni più significative in quanto registra la maggiore percentuale di diminuzione dei richiedenti lavoro, rispetto a tutte le regioni italiane. Al Sud dai 15 ai 74 anni, la disoccupazione in Calabria è al 21,6%, al pari dei 2017; in Campania al 20,4% (20,9% nel 2017); Molise 13% (14,6% nel 2017);Basilicata 12,5% (12,8% nel 2017); Abruzzo 10,8% (11,7% nel 2017). Le flessioni sono minime e non rapportabili al 2,8 della Puglia. Anche sul dato nazionale il segno meno è dello 0,6%. Situazione analoga per i giovani pugliesi tra i 15 e i 24 anni. Contro una flessione del 7,8% in Puglia, al Sud è del 4,6%, in Italia del 2,5%; in Europa dell'1,6%.

"I numeri non sono né di destra, né di sinistra - puntualizza l'assessore regionale all'Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo - basta leggerli con onestà intellettuale senza lasciarsi trasportare dalla tentazione di cedere a sterili strumentalizzazioni. Non piace neppure a noi che il 43,6 per cento dei giovani sia disoccupato, ma non si può ignorare che - rispetto allo scorso anno - abbiamo diminuito la platea di 7,8 punti percentuali. Dietro i numeri ci sono le vite di giovani e meno giovani a cui le politiche attive per il lavoro hanno dato un'opportunità".

L'assessore conclude: "Abbiamo messo in campo misure eccezionali. Penso a Garanzia Giovani, i tanti apprendistati, il Pass Laureati, giusto per citarne alcune, ma quel che è importante sono misure frutto della condivisione con il Partenariato sociale in cui sono presenti tutti gli attori affinché le azioni siano rispondenti alle esigenze dei territori. Abbiamo lavorato tanto, non ci fermeremo sino alla fine del mandato, e sarebbe auspicabile ricevere critiche costruttive e non frutto di letture superficiali della realtà".