In Puglia c'è fame di turismo e cultura

Presentato il rapporto di Federculture 2016

sabato 3 dicembre 2016
E' stato presentato nei giorni scorsi il Rapporto Annuale Federculture 2016, una fotografia sul settore culturale e turistico che, dopo anni di stasi, sembra aver trovato un nuovo respiro strategico coniugando valorizzazione della cultura e promozione della conoscenza.

La Puglia sembra ben agganciata alla ripresa dei consumi culturali e, anzi, in alcuni ambiti si evidenzia una crescita maggiore dei dati medi nazionali. Questa dinamica appare evidente se si considera la partecipazione dei cittadini alle attività culturali: in Puglia i residenti che frequentano il teatro crescono del 10%, nel 2015 rispetto al 2014, il dato nazionale è del +4%; anche nei musei e mostre la fruizione cresce in Puglia del 10% (+7% dato Italia); per quanto riguarda le visite a siti archeologici e monumenti il dato regionale segna un +11% contro un +8% del valore nazionale. Significativo, nell'ambito regionale anche l'incremento dei lettori di libri che nel 2015 è stato del 3%, il doppio di quanto accaduto a livello nazionale +1,6%.
Infine, la Puglia è ormai in modo consolidato una regione a grande attrattività turistica rappresentando il 27% di quello dell'intero Sud grazie ad un'offerta turistica legata non solo al turismo balneare ma anche storico paesaggistico ed enogastronomico.

"Questo rapporto – ha commentato l'assessore Capone - ci dice che le attività svolte in questi anni hanno prodotto buoni risultati e che la proiezione nel futuro, laddove il trend dovesse rimanere invariato, è più che confortante ma lo stimolo a migliorare deve venire dalla fame di cultura che troviamo sui nostri territori. Perché se è vero che qualcosa sta cambiando è vero anche che molto ancora può migliorare. Per anni abbiamo tutelato il nostro patrimonio ma non l'abbiamo fatto fruire. E' questa allora, oggi, la nostra sfida perché se cominciassimo a farlo fruire crescerebbe non solo la cultura ma tutti quei giovani che si sono specializzati in questo settore avrebbero finalmente un motivo per restare e far valere la loro competenza qui, a casa loro, in Puglia".