Francesco Tarantini si insedia alla guida del Parco dell'Alta Murgia

Al via il mandato del terzo presidente dell'Ente

venerdì 23 agosto 2019
Primo giorno di lavoro di Francesco Tarantini nella sede del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il neo presidente è stato accolto nella sede di via Firenze dal personale dipendente. "Si apre una nuova fase che metterà al centro tutela, sviluppo e confronto attivo con il territorio murgiano, per valorizzare al meglio il nostro magnifico Parco" si legge sulla pagina social dell'ente di cui Tarantini è il terzo presidente.

La nomina definitiva è arrivata lo scorso 1 agosto con il sì di Camera e Senato alla nomina del presidente di Legambiente Puglia, già consigliere di amministrazione del parco. A darne notizia è stata la senatrice Pd Assuntela Messina, commentando la nomina di cinque presidenti di altrettanti parchi nazionali tra cui quello del Parco Nazionale del Gargano e del Parco dell'Alta Murgia. Da più di due anni entrambi gli Enti Parco erano in attesa della nomina di un Presidente. "Una mancanza significativa che è stata finalmente colmata con la designazione di due ottimi professionisti: dott. Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia e già consigliere di amministrazione dell'ente, sarà il nuovo Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia; il dott. Pasquale Pazienza, professore dell'Università di Foggia, ricoprirà il medesimo ruolo per il Parco Nazionale del Gargano".

Una decisione che conferma l'intesa tra il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il Ministro dell'Ambiente Costa, avvenuta in seguito alla valutazione di numerosi profili di grande competenza.

Fitto il calendario del neo presidente che in recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa fa sapere che il suo mandato punterà alla tutela del parco con un'attenzione particolare al fenomeno dell'abuso edilizio anticipando la firma di un protocollo d'intesa con la Procura Generale del Tribunale di Bari per facilitre gli abbattimenti delle costruzioni abusive.

Ma la grande scommessa per il Presidente rimane quella di far fruttare il turismo sostenibile "a partire dal cicloturismo che in questi anni si è molto diffuso nel Parco, continuando a lavorare per far sì che il nostro sia Parco più Bike Frendly di tutti gli altri. È necessario che il tessuto produttivo, nella sua interezza, a partire da quello degli agricoltori del parco, capisca quale ricchezza ha di fronte. Per fare questo bisogna andare necessariamente nelle azienda agricole e creare un contatto diretto. Così come sentirò tutti i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, delle forze dell'ordine per convincere a fare rete".