Cava Pontrelli, nuovo stop alla procedura d'esproprio

La denuncia della proprietà del sito

martedì 21 aprile 2015 8.55
A cura di Francesco Mastromatteo

"Il sindaco del comune di Altamura si è dimesso, dall'Ente Parco non giungono notizie, sembra ormai che anche questa magnifica opportunità per la collettività stia sfumando".

Le vicende politico-amministrative mettono in stand by la procedura d'esproprio di Cava Pontrelli e rischiano di aprire un nuovo capitolo, l'ennesimo, nella lunghissima e complicata vicenda riguardante il sito paleontologico altamurano.

A prendere carta e penna per denunciare l'ennesimo stop è Vincenzo Fiore, amministratore unico della s.r.l. "La Valle dei Dinosauri", proprietaria di Cava Pontrelli: "Dopo l'avvio della procedura di esproprio da parte della competente soprintendenza archeologica per la Puglia, che ha quantificato in 530.508 euro l'indennità di esproprio, calcolandola esclusivamente con riferimento al prezzo di acquisto, e le mie controdeduzioni, suffragate da perizia e da costante giurisprudenza della Suprema Corte, quantificando in 8.690.000 euro il valore dell'immobile, su impulso del soprintendente dott. Luigi La Rocca, del sindaco del comune di Altamura e del presidente dell'Ente parco dell'Alta Murgia, si è avviata una trattativa per la cessione bonaria del sito".

"All'esito di un lungo lavoro di apposita commissione tecnica – continua Fiore – nella riunione del 23 marzo scorso presso il Comune di Altamura le parti raggiungevano una intesa e la società da me amministrata, nel superiore interesse pubblico, dichiarava di accettare una proposta di definizione transattiva all'irrisorio importo di 700.000 euro di cui 2/3 a carico del Comune di Altamura, con fondi già stanziati, ed 1/3 a carico del Parco dell'Alta Murgia"
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Un accordo che seguiva le offerte basate sulle stime dei tecnici della soprintendenza, comprese in una forbice tra le 696.483,80 euro e le 737.080 e la proposta, sostenuta anche da ente Parco e comune, di riconoscere come indennità di cessione la somma di 696.483,80 euro. La proposta finale "veniva ufficializzata nella stessa giornata, con assegnazione del termine di 30 giorni per il versamento del prezzo e la stipula dell'atto pubblico, pena la perdita di effìcacia della proposta bonaria".

Una procedura che però si è interrotta a causa delle dimissioni del sindaco Mario Stacca, formalizzate lo scorso 9 aprile.

"Non si dica mai più che la responsabilità sia addebitabile alla proprietà", scrive Fiore, lanciando un grido d'allarme che non mancherà di far discutere la politica nella campagna elettorale ormai avviata. Per le risposte amministrative, invece, ci vorrà più tempo…