Caso Zaccaria, il Riesame accoglie la richiesta del pm

L'ex assessore: "Una vera ingiustizia". Sarebbe coinvolto nell'aggressione al giornalista Di Palo

martedì 2 ottobre 2012
A cura di Angela Colonna
Caso Zaccaria. Il Tribunale del Riesame di Bari ha accolto la richiesta del pm che era stata rigettata dal gip lo scorso dicembre. L'avvocato Vito Zaccaria, ex assessore all'Urbanistica del Comune di Altamura e vicesindaco, sarebbe dunque coinvolto nell'agguato al giornalista Alessio Di Palo e sarebbe accusato di essere uno dei mandanti dell'aggressione avvenuta nel luglio 2006.

Per l'ex assessore è stata disposta la misura di custodia cautelare in carcere, provvedimento non definitivo. E l'appello è stato accolto limitatamente alle accuse di concorso in lesioni e violenza privata. Da parte di Zaccaria è stato già avviato il ricorso in Cassazione. Ma secondo l'ex assessore, raggiunto telefonicamente da Altamuralife, si tratta di "una vera ingiustizia".

Zaccaria, di fronte alle continue dichiarazioni in radio del giornalista Di Palo sui presunti abusi nello smaltimento dei rifiuti da parte dell'impresa altamurana, avrebbe ordinato l'aggressione a Di Palo per poter ottenere il sostegno di imprenditori del settore rifiuti per la sua candidatura ad assessore.

Ma "c'è un macroscopico errore - spiega l'avvocato Zaccaria - Nei documenti si fa riferimento a elezioni avvenute il 10 aprile 2006. Una data che non corrisponde al vero. Le elezioni ad Altamura furono nel 2005. E inoltre le indagini a partire dal 2009 hanno preso una piega diversa. Nel 2007 Vincenzo Laterza, autoaccusatosi dell'aggressione al giornalista avvenuta in cambio di un posto di lavoro nell'azienda rifiuti, parlò di altri mandanti. Nel 2009 Vincenzo Genco, fratello di Biagio scomparso nel 2006, tirò fuori il mio nome come mandante".