Amministrative 2018, istruzioni per l'uso

Dal Movimento Civico “Leonessa di Puglia” un appello ai candidati

martedì 27 marzo 2018
Arriva dal Movimento leonessa di Puglia un appello rivolto ai candidati alla prossima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale finalizzato ad assicurare la correttezza delle operazioni di voto.

Due le raccomandazioni messe nero su bianco e affidate alla stampa.

Con Prima Raccomandazione il Movimento Civico "Leonessa di Puglia esorta tutte le forze politiche, quelle che scenderanno in campo per queste nuove elezioni amministrative, a tenersi entro i confini del dialogo civile, per quanto possa risultare difficile a causa di amare esperienze precedenti, o per via di gelosie di mestiere verso concorrenti anelanti alla medesima reale posta in gioco, oppure fosse anche per il genere di animo che si possiede, magari non proprio versato alla pace dei rapporti umani.
Si consideri che, malgrado l'ammontare di percezioni contrarie, ci ritroviamo ufficialmente in un contesto europeo. Per quanto difficile si cerchi, pertanto, di salvaguardare un minimo livello di civiltà del dialogo, che è quanto di doveroso si deve alla natura della situazione. Ricordiamo che non è con l'odio e sull'odio che sono cresciute le società civili, laddove ne sono riconoscibili di fatto e non solamente a parole o negli scritti di emeriti.
Invitiamo, dunque, ove covino gelosia, invidia o risentimento verso chi concorre alla medesima mèta, vale a dire l'Amministrare questa città, con i legittimi vantaggi visibili - e sciaguratamente, a causa di chi vi sia già deciso e vi punti con scienza, quelli illeciti da tener nascosti - che deriveranno agli individui che ne risulteranno eletti titolari, a lasciar via libera alle sole parole che servano all'enunciazione di programmi che abbiano un peso specifico di utilità reale e duratura per la comunità nostra, già sofferente per via d'una crisi ormai di passaggio ma che, ancora, tiene aperte ferite dolorose nel suo tessuto sociale ed economico".


La seconda raccomandazione riguarda invece gli interessi che da anni "danno luogo ad un vero e proprio mercato del voto, dove ad ogni coscienza destinata all'urna viene attribuito un prezzo. Il fenomeno, invero, non riguarda l'intera popolazione, ma s'ha certezza che investa puntualmente una sua parte, che per giunta vi accede, ci è parso di notare, in un clima festaiolo e senza senno di remora. Intimiamo, dunque, con irreversibile fermezza a chiunque, imprenditore o sensale di professione che abbia calcolato adeguatamente l'investimento in danaro per guadagnare il seggio di Consigliere comunale, di astenersi da questo mercimonio che deprezza l'umana dignità delle nostre genti. A maggior ragione, poi, se nella sua rete finisca gioventù dall'animo ancora incorrotto.
Naturalmente confidando in epoche migliori, auspichiamo vigorosamente che, con questa prossima tornata elettorale, la compravendita di voti cessi del tutto, magari restando solamente un triste ricordo. Perché, almeno, la speranza di una legalità reale nel voto vogliamo conservarla intatta".