A Babel oltre ogni attesa!

Quando, tanti anni fa, iniziavo ad operare come medico nella mia Città mai avrei immaginato di concludere la mia carriera professionale svolgendo opera di volontariato e ciò non perché non ne avessi i requisiti ma perché, credetemi, è qualcosa che va oltre ogni semplice manifestazione professionale! Se poi tale opera la si rivolge ad Amici di altre nazionalità il tutto diventa un viatico da un sapore di umanità inconfondibile; eppure nella mia lunga carriera ho avuto altresì modo di conoscere e servire Amici di altre Nazioni specie nord africani o dei paesi dell'est ma quanto mi sta dando l'esperienza con Babel aggiunge al sapore professionale uno stuzzicante gusto di conoscenza di popoli e costumi mai conosciuti prima.

Ho trovato in questi Amici, pur consapevoli di un disagio sociale derivante spesso da temporaneità dei soggiorni, una grande forza di socializzazione, un grande spirito di adattamento anche se spesso con la mente rivolta alle loro famiglie lasciate in fretta magari in uno Stato in guerra; non parlo qui di malattie: neri, gialli, bianchi, siamo tutti uguali nel fisico tranne il colore della pelle: "l'anima non ha colore". Non è il colore che cambia l'umanità di chi vive dentro quella pelle, noi dobbiamo amarli tutti così come sono con le loro ansie, i loro timori, le loro semplici ed umili richieste magari senza far pesare loro il costo di una inconcepibile, assurda burocrazia che assai spesso "spezza le braccia" anche dei più volenterosi volontari.

Dott. Antonio Lorusso