Ecotassa: il consiglio frena

L'ecotassa in arrivo da gennaio scalda gli animi dentro e fuori il Consiglio regionale. Dopo l'annuncio del governatore Nichi Vendola secondo cui non ci saranno altri rinvii sul pagamento dell'ammenda da imporre ai Comuni meno virtuosi, il dibattito arriva nel Consiglio Regionale.L'opposizione, infatti, critica le dichiarazioni del presidente invitando l'intero consiglio a valutare la possibilità di approvare una graduatoria per l'applicazione dell'ecotassa onde evitare di aggravare ulteriormente la situazione economica di molti cittadini.

Parole che trovano il sostegno dell'ex assessore della giunta Vendola, Fabiano Amati, secondo cui "E' opportuno rinviare l'entrata in vigore, preoccupandosi di prevedere differenziazioni tra comuni virtuosi e inadempienti, con disposizioni che con perentorietà indichino, assieme al rinvio, le attività che tutti i soggetti interessati debbono compiere sino al prossimo 31 dicembre 2014".Ma Nichi Vendola fa orecchie da mercante e, almeno per il momento, tira dritto per la sua strada: "Noi dobbiamo accettare questo principio: chi inquina paga, chi non ha l'impegno della responsabilità paga"."Vogliamo premiare i cittadini – ha proseguito Vendola – che si impegnano nella raccolta differenziata. Soprattutto, non vogliamo penalizzare alcun cittadino, ma intendiamo stigmatizzare il comportamento di quelle amministrazioni che hanno percentuali di raccolta differenziata che sono una vergogna. Non c'è nessuna giustificazione per la quale, accanto a un Comune che fa il 70% di differenziata, ce n'è uno che ne fa il 5%".

"Noi – ha concluso il presidente della Regione – vogliamo aiutare la Puglia a diventare un pezzo di Europa, a far crescere la raccolta differenziata e vogliamo dare un premio alle amministrazioni che hanno buone percentuali di differenziata. Costruiremo il meccanismo dell'ecotassa in modo tale da non danneggiare i cittadini, ma da penalizzare le amministrazioni. Non ci sarà nessun differimento, il provvedimento va costruito in modo tale da non nuocere alle tasche dei cittadini e responsabilizzare i sindaci dormienti".