Agricoltura pugliese in ginocchio

"Tra ondate di maltempo, l'avanzata del batterio della Xylella, gli attacchi della mosca olearia, per l'olivicoltura pugliese si prospetta una delle annate peggiori a memoria d'uomo. Ma è tutta l'agricoltura ad essere in ginocchio con danni quantificabili complessivamente in 3/4 miliardi di euro. Le imprese chiudono anche perché risulta praticamente impossibile, fatte le debite eccezioni, stare al passo con norme sempre più stringenti a fronte di guadagni spesso inesistenti. Se in Puglia muore l'agricoltura, si cancella una delle voci più importanti della nostra economia. Per questo chiederò al presidente Michele Emiliano e all'assessore Leo Di Gioia la possibilità di stornare i fondi – in gran parte inutilizzati – del Patto per il Sud a favore dei progetti che per mancanza di finanziamento restano fuori dal Psr". E' quanto propone il consigliere regionale Gianni Stea.

"La quota del Patto per il Sud destinata dal governo precedente alla Puglia e, sembra, ancora non impegnata – spiega Stea – equivale a circa 4 miliardi di euro. Si tratta di fondi per avviare interventi strutturali su larga scala che rischiano di finire nel dimenticatoio anche per mancanza di iniziativa da parte dei privati. Mentre nell'ambito del Psr (piano di sviluppo rurale), i progetti ci sono in abbondanza, sono immediatamente finanziabili e, fatte le debite valutazione, potrebbero non solo salvaguardare le imprese agricole in affanno, ma rilanciare un intero comparto creando occupazione e migliorando ulteriormente la qualità dei prodotti. Potrebbe essere questo il punto di ripartenza per nuove politiche nei confronti delle aziende agricole senza inutili e dannosi assistenzialismi, ma mettendo gli imprenditori più capaci nelle condizioni di effettuare quegli investimenti necessari per continuare le proprie attività in un contesto che diventa sempre più avverso".