Francesco Clemente: “A mister Gallo mi lega una grande amicizia”

L'allenatore in seconda e preparatore dei portieri del Città di Altamura C5 si racconta in una lunga intervista

venerdì 28 settembre 2012 18.57
Alla vigilia dell'inizio del campionato di serie C2 di calcio a 5, che vedrà il Città di Altamura esordire in trasferta con il Friends Bari, abbiamo raccolto le impressioni del mister in seconda e preparatore dei portieri Francesco Clemente.

Salve mister. Una nuova avventura è alle porte. Innanzitutto, come sta la squadra?
"La squadra ha iniziato la stagione preparandosi nel migliore dei modi: poche assenze, attenzione sempre alta e grande voglia di imparare qualcosa di nuovo e di migliorare il proprio bagaglio calcettistico; ma soprattutto non manca mai allegria e divertimento che sono alla base di ogni attività sportiva. Ho costatato con soddisfazione che soprattutto i più giovani e meno esperti hanno iniziato al meglio questa nuova avventura, consapevoli di avere la possibilità di imparare e quindi di mettersi in mostra durante l'anno. Noi, come staff, cercheremo di farli maturare sia a livello sportivo, sia dal punto di vista caratteriale e umano. Sono fiducioso che con la loro pazienza ce la si possa fare".

Parliamo un po' di te. Forse pochi sanno che sei fra i più giovani allenatori, (27 anni) dotati di patentino, fra serie C1 e C2, e che hai alle spalle già sei stagioni come allenatore in seconda, tra l'altro passati sempre al fianco di Mister Gallo. Cosa vi lega e, soprattutto, ha mai pensato di prendere in mano le redini di una squadra in prima persona?
"Tutto è nato da una frase che dissi circa otto anni fa a mister Gallo dopo un allenamento a fine campionato: "Se ti serve una mano per la prossima stagione, puoi contare su di me". Allora giocavo nell'Apulia Soccer calcio a 5 di Filippo Ragone, guidata dallo stesso Gallo, e sapendo che avrebbe disputato il campionato di C2 l'anno dopo, decisi di rimanere in questo contesto come allenatore. Da quel momento è iniziata una complicità "professionale" che si è andata affinando negli anni, oltre che una grande amicizia. Gallo ebbe l'idea di farmi focalizzare sempre più sull'allenamento dei portieri e così decisi di specializzarmi come preparatore dei portieri. Col tempo la voglia, un domani, di guidare una squadra in prima persona è cresciuta sempre più e così ho deciso anch'io di seguire il corso di Allenatori di calcio a 5 di primo livello. Sono riuscito a conseguire l'abilitazione rafforzando così la preparazione del nostro staff. In otto anni passati praticamente gomito a gomito, ci siamo separati solo la scorsa stagione, quando Nicola decise di fermarsi per una salutare pausa ed io decisi di accettare la proposta della Pellegrino Sport, per provare una nuova avventura con l'under 21 in qualità di co-allenatore. Non andò molto bene perché saltarono alcuni accordi, molte promesse non furono mantenute e non ero neanche molto entusiasta di come fosse gestita la squadra; così a fine girone di andata, visti i pochi stimoli, fui costretto a mollare tutto, perché sono sempre stato dell'idea che le cose, o le si fanno bene o non le si fanno proprio. Non nascondo che mi dispiacque perché l'idea di allenare un gruppo di ragazzi è sempre stata il mio sogno ma sapere che l'anno successivo avremmo cominciato una nuova stagione, con lo staff al completo, mi entusiasmò di più. Ed eccomi qui in questa società".

Che cosa pensi della nuova regola degli under? Il Città di Altamura riuscirà a schierare atleti under all'altezza?
"Non nascondo che, a primo impatto, mi ha lasciato sorpreso perché va a scombussolare tutti gli equilibri di molte squadre; però in fondo è una soluzione ottimale per far sì che le società operino di più nei settori giovanili e che non si fossilizzino ogni anno sui "vecchi". Noi come società ci siamo mossi molto bene, non appena siamo venuti a conoscenza della regola. La nostra rosa è composta, per la maggior parte, da ragazzi con età inferiore ai 25 anni, tra cui numerosi "Under" molto promettenti e con molto talento da sgrezzare. Bisogna solo aver pazienza, voglia di lavorare e passione per questo sport. Per il resto mi sento di dire che riusciremo sempre a collocare in campo giovani all'altezza della situazione".

Mister, qual è il segreto per allenare al meglio un atleta?
"Segreti particolari non ce ne sono. Aiuta molto conoscerlo a fondo, umanamente innanzitutto, per capire i suoi pregi e difetti, per metterlo a proprio agio, e per trarre da lui il meglio assecondando le sue qualità".

Quali obiettivi si pone il Città di Altamura?
"L'obiettivo primario è assemblare il gruppo, renderlo più compatto possibile e crescere tutti tecnicamente e tatticamente. Se riusciamo a fare ciò, sicuramente ci sarà da divertirsi, soprattutto se conseguiamo l'obiettivo di mostrare un gioco piacevole da guardare, ma soprattutto efficiente".

La stagione del Città di Altamura ha, comunque, avuto un prologo martedì, quando la squadra altamurana ha ospitato, per la prima partita del triangolare di Coppa Puglia, l'Atletico Cassano. Purtroppo, è arrivata una sconfitta per 3 a 0, abbastanza preventivabile perché la squadra ospite è annoverata fra le favorite per la vittoria del campionato. La formazione altamurana, comunque, è uscita a testa alta, anche se c'è ancora tanto da lavorare.

L'appuntamento, adesso, è per domani con il Città di Altamura impegnato in casa del Friends Bari.

Ufficio stampa
Città di Altamura C5