“Vinitaly”: Colli della Murgia e Cantine Botromagno presenti a Verona

Dall’8 al 12 aprile la 44ª Fiera Internazionale dei vini e dei distillati

giovedì 8 aprile 2010
A cura di Andrea Direnzo
Dall'8 al 12 aprile, Verona si trasforma nella capitale internazionale dei vini e dei distillati grazie alla fiera "Vinitaly" che, giunta ormai alla sua 44ª edizione, è diventata un punto di riferimento importante per il mondo enologico italiano e mondiale. I numeri dell'edizione 2009, infatti, parlano chiaro: oltre 150.000 operatori professionali, di cui oltre 45.000 da 112 nazioni, hanno incontrato oltre 4.200 espositori presso i propri stand, nei workshop di degustazione organizzati grazie alla rete di delegati di Veronafiere in 35 nazioni e in 1.100 incontri diretti e programmati tramite il Buyers Club Online.

I vini della Murgia non mancano di certo all'appello: Cantine Botromagno e Colli della Murgia, due aziende locali leader del settore, con la loro ricca produzione vinicola portano alto il nome del "made in Puglia" nel mondo. "Siamo presenti ogni anno dal 1983 – dichiara Franco Ventricelli di Colli della Murgia – e la fiera di Verona rappresenta un momento importante per proporre nuovi vini soprattutto ai clienti esteri in quanto sono coloro che portano i nostri prodotti in giro per il mondo e ne decretano il successo". Caratteristica dell'azienda altamurana è che, oltre a lavorare su prodotti convenzionali, lavorano molto sul biologico per un mercato di nicchia, offrendo così una qualità altissima e ricercata.

Per la Cantine di Botromagno di Gravina, invece, sono 18 gli anni di presenza a "Vinitaly" che, come afferma Beniamino D'Agostino, è "un'occasione di contatto e di ricognizione con i clienti di tutto il mondo, in particolare con gli Stati Uniti, il Giappone, la Svizzera e i Paesi del Nord". L'azienda di D'Agostino, in occasione della 44ª Fiera di Verona, presenterà ufficialmente il suo ultimo nato: un vino rosso di uve di nero di Troia. Orgoglio murgiano ed entusiasmo di chi fa il proprio lavoro con passione, fa dire con soddisfazione sia a Ventricelli sia D'Agostino che "nel mondo siamo considerati una delle migliori espressioni della Puglia e del Mezzogiorno".