Una carezza per don Francesco Cassol

Michele Micunco gli dedica una poesia. A un anno di distanza dalla sua tragica morte

venerdì 19 agosto 2011 16.49
A cura di Angela Colonna
Nella notte tra il 21 e il 22 agosto del 2010, muore don Francesco Cassol, un sacerdote veneto venuto in visita in Puglia e fermatosi con i suoi "goumiers" a dormire all'aperto tra le meraviglie della nostra Murgia. Il gruppo fu scambiato da Giovanni Ardino, un bracconiere, per un branco di cinghiali. Un colpo di fucile e don Francesco perde la vita, colpito all'addome.

A un anno di distanza, tanti sono i pensieri rivolti a lui, alla sua sorte, alla sua vita raccontata dai suoi passi, alle sue emozioni scoperte attraverso gli sguardi altrui. Michele Micunco ha voluto ricordarlo con la dolcezza delle parole, con una carezza, la poesia.

Prova a disegnare il viaggio
Con il profilo del tramonto
Con il profumo del vento
Con il brivido di freddo

Prova a colorare il viaggio
Con le nuvole all'alba
Con le strade dimenticate
Con le parole del silenzio

Prova a disegnare il viaggio
Con la danza della terra
Con le nuvole abbracciate
Con il sole del futuro

Prova a colorare il viaggio
Con gli occhi dei ricordi
Con i sogni ancora aperti
Con l'emozione di vivere

Prova a disegnare il viaggio
Con l'attimo che conservi
Con il battito di ali vicino
Con lo sguardo più lontano

Prova a colorare il viaggio
Con le valigie sempre lì
Con la paura di perderti
Con la voglia di .. fermarti.

Al viaggiatore FRANCESCO
Che un anno fa
Si e' fermato per sempre sulla nostra Murgia
Michele Micunco
22 AGOSTO 2011