Si dimette l'assessore Gianfranco Pallotta

"Non intendo più condividere e avvallare i metodi dell'amministrazione". La riflessione di Barattini sulla scelta

mercoledì 2 maggio 2012
"Impossibile ritrovare un clima di serenità e dialogo che possa consentire una piena e spedita attività amministrativa, nonché il proseguimento del legame fiduciario che dovrebbe essere alla base del rapporto Sindaco-assessore". Con queste parole, Gianfranco Pallotta lascia la guida dell'assessorato alle Politiche giovanili, Politiche del lavoro, Sviluppo economico, Artigianato e Marketing Territoriale.

In una nota esplicativa, rimarca i "continui litigi interni al Pdl", partito che continuerà a registrare il suo impegno. Parla di "antipolitica" e di lontananza dell'amministrazione dai reali problemi della città.

"Non intendo più condividere – spiega - ed avallare i metodi e le forme con cui si sta portando avanti l'azione amministrativa e ritengo opportuno, allo stato attuale, dissociarmene".

Pallotta ricorda il suo operato nel biennio 2010-2012: "con immani sforzi, sono riuscito a realizzare e pianificare numerose iniziative, tra cui ricordo la fiera mercato Tesori di Murgia, il tanto auspicato wi–fi gratis, il progetto UE x TE, bonus libri per studenti universitari, il concorso di giovani idee, la prima fiera dell'artigianato della città di Altamura che finalmente vedrà collaborare istituzioni, associazioni di categoria e operatori del territorio e tanto altro".

E conclude: "Fino a quando non verrà ristabilito un clima di serenità e dialogo, ritengo necessario rassegnare tempestivamente le mie dimissioni dalla carica assessorile, al fine di non alimentare sterili polemiche e prendere le distanze dal grigiore amministrativo, che attanaglia Giunta e Consiglio e che ha completamente travolto la forte propulsione al cambiamento ed al ringiovanimento di idee ed azioni di questa Amministrazione".

Anche il consigliere Barattini esprime le sue considerazioni in merito alle dimissioni dell'assessore Pallotta, definendo la scelta "responsabile ed espressiva del massimo rispetto delle Istituzioni e degli altamurani". E continua: " troppe volte Pallotta ha assistito a spudorate e violente forme di esibizionismo ed eccessivo attaccamento alla poltrona da parte di taluni". Barattini muove critiche al modus operandi della amministrazione: "Le faide interne e le beghe di Palazzo non ci appartengono. […]Spesso continuano a prevalere logiche e schemi obsoleti a cui qualcuno intende ancora ispirarsi ed adoperare, senza rendersi conto degli effetti devastanti per la città intera. Se proseguissimo avvallando scelte autonome e prive di partecipazione, sia che provengano dai banchi del Consiglio che dal Governo della città, tradiremmo i sogni e le aspettative di intere generazioni ".

La sua riflessione conclude sottolineando che "le ragioni del dialogo, della condivisione e della partecipazione rappresentano la strada maestra per riuscire a governare al meglio la nostra amata città."