Scuola, in 2000 destinati in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna

I sindacati chiedono l'intervento di Comuni e Regione

mercoledì 17 agosto 2016 8.47
Ferragosto amaro per gli insegnati pugliesi destinatari dell'email inviata dal Ministero dell'Istruzione con le destinazioni definitive previste dal piano di assunzionale 2016.
Oltre 2.000 gli insegnati coinvolti in Puglia: di questi stando ai calcoli dei sindacati dovranno fare i bagagli almeno un terzo. Ottocento, nella migliore delle ipotesi; più di 1400, stando alle previsioni più pessimiste. Un esercito di 'migranti' che si unisce ai colleghi della primaria e della secondaria di primo grado: per elementari e medie, dopo giorni di attesa, il ministero dell'Istruzione risponde alle stime diffuse dai sindacati. Quasi 700 quelli in mobilità fuori regione, confermano dal Ministero.

Roberto Calienno segretario regionale Cisl scuola non si rassegna a lasciar andare tanti docenti fuori regione: "La nostra battaglia continuerà- sostiene Calienno -, nel tentativo di abbassare il rapporto alunni classe che, nella nostra Regione, è ai livelli più alti e sicuramente molto al di sopra della media nazionale. A questa battaglia dovrebbe affiancarsi - conclude il segretario Cisl quella dell'aumento del tempo pieno".
I sindacati contano per questa battaglia sull'aiuto degli amministratori locali, sindaci in particolare, e della regione.
Dopo elementari e medie, anche per le superiori la percentuale di chi sarà costretto a fare i bagagli conferma le paure dell'attesa. I conti li fanno subito i sindacati, che insieme alle segreterie delle scuole lavorano per tutto agosto.

A ricevere la mail alle 4 del mattino sono stati in Puglia 2182 docenti – continua il segretario regionale della Cisl scuola - che hanno partecipato al piano straordinario di assunzioni della Buona scuola del governo Renzi in fase C. Del totale,1379 hanno ottenuto una sede in regione (anche in provincia diversa da quella di partenza), e 803 andranno fuori. Tra le mete che raccolgono più docenti in mobilità, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Le classi di concorso più penalizzate: il sostegno, le discipline giuridico-economiche e quelle economico-aziendali. Stavolta l'algoritmo ha funzionato meglio - riflette Calienno - e ora non resta che sperare che in tanti riescano a rimanere in Puglia grazie ai posti in deroga. Per gli altri, purtroppo, nulla da fare".

Adesso la palla passa di mano agli uffici scolastici regionali, perché per evitare i trasferimenti dei docenti neoassunti esodati, toccherà utilizzare temporaneamente (per un anno) i posti in deroga per il sostegno, più di 3.000, e quelli dell'organico di fatto (1086): un bacino dal quale solitamente attinge chi non ha la cattedra.