Poste altamurane, l'interminabile attesa allo sportello

E' il caso di dirlo, "Costa poco mandarlo a quel paese". I cittadini segnalano i loro disagi

giovedì 15 aprile 2010 11.55
Molte le segnalazioni giunte in questi giorni presso la nostra redazione in cui si legge il malcontento di diversi cittadini che, dopo una giornata trascorsa in fila agli sportelli delle poste di Altamura, hanno avuto da ridire su tempi d'attesa, personale e organizzazione. Da ottobre 2008 la sede in via Forlì, nei pressi dell'ex Acquedotto, ha esteso l'apertura anche al pomeriggio. Tutto questo per venire incontro a noi cittadini, considerando il fatto che, in alcuni giorni, le code sono particolarmente lunghe in tutti e tre gli uffici. Gli utenti, con i nuovi orari, hanno la possibilità di recarsi di pomeriggio in due uffici anziché in uno solo.

Bene, è quello che ci si augurava da anni! Peccato che non è tutto oro quello che luccica! Vi starete domandando il perchè... ebbene, se ci si reca proprio in quella sede in orari che potremmo definire strategici (ad esempio intorno alle 13.30), la gente in attesa è poca ma il tempo d'attesa risulta sempre lunghissimo. La motivazione? Un solo sportello è aperto al pubblico. Quindi, per spedire una raccomandata, tre quarti d'ora (sperando che il servizio funzioni). Per pagare un bollettino, un'ora (aspettando che qualcuno si presenti allo sportello). Le cose non andrebbero diversamente anche presso la sede centrale. Su Facebook è stato addirittura creato un gruppo dal nome "QUELLI CHE… LE POSTE AD ALTAMURA FANNO SCHIFO!", è semplice immaginarne il contenuto.

"Il servizio di recapito della corrispondenza raccomandata e dei pacchi fa a dir poco schifo: o non ti arriva o, se sei fortunato, ti devi andare a prendere il pacco in posta centrale. E che fila interminabile agli sportelli! Per non parlare del tempo perso sottratto al lavoro e/o allo studio, delle tasse di custodia aggiuntive assolutamente ingiustificate, dato che la corrispondenza in questione non è mai stata recapitata al destinatario presso il suo domicilio. Ora, i reclami sporti oralmente sono rimasti voce nel deserto. Quelli scritti, per poter essere compilati richiedono la conoscenza di dati che il destinatario di un pacco o di una raccomandata difficilmente può conoscere. I dirigenti fanno orecchie da mercante o scaricano le proprie responsabilità su operatori materiali o società che si occupano del recapito in questione, le quali, è bene precisare, o fanno parte del gruppo Poste italiane (SDA Express Courier) o, comunque, hanno ricevuto da queste ultime l'incarico di espletare tale servizio".

Che dire cari lettori... aspettiamo di conoscere la vostra esperienza!