Parco dell'Alta Murgia, aumentano le catture di cinghiali

Con i nuovi sistemi per contenere la popolazione della specie

venerdì 5 aprile 2019 11.16
Con i nuovi sistemi di contenimento della popolazione del cinghiale nel Parco dell'Alta Murgia sono aumentate le catture. In circa due mesi sono stati catturati circa cento esemplari.

Ciò grazie ai "corral", i recinti di cattura, ben più grandi dei "chiusini" e quindi con una maggiore capacità di spazio per rinchiudere all'interno anche piccoli branchi. Finora ne sono stati installati sei nell'area protetta. Una volta catturati, in giornata stessa i capi vengono prelevati da un'azienda foggiana e trasferiti ("traslocati", in termine tecnico) presso un'azienda faunistico-venatoria.

E' una delle azioni prevista dal "Piano del cinghiale", adottato dall'Ente Parco sia per censire che per contenere la sovrappopolazione della specie che con le sue incursioni ha riempito faldoni e faldoni di pratiche per i danni da fauna selvatica.

Questa misura sta dando i primi risultati attesi dagli agricoltori. Così stanno aumentando anche le richieste per installare i recinti, anche di dimensioni inferiori, proporzionate rispetto all'ambiente in cui devono essere collocati. Ad ogni modo, ciò non è di per sé sufficiente a fronteggiare l'ampiezza del fenomeno, soprattutto se si considera che fuori dal Parco non c'è né attività di monitoraggio né di contenimento.

Solo nel Parco dell'Alta Murgia si stima che ci siano 3500 esemplari.

Onofrio Bruno