Ospedale, Stacca scrive a Vendola e Colasanto

"Preoccupante calo di fiducia verso la struttura"

sabato 27 settembre 2014 15.41
Sollecitare nuovamente il completamento dei reparti e l'attivazione di strutture che possano far fronte a tutte le esigenze degli utenti.

Questi i temi su cui il sindaco Mario Stacca ha trasmesso una nota al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ed al direttore della ASL Bari, Domenico Colasanto, per richiamare ancora una voltaq l'attenzione sulle problematiche dell'Ospedale della Murgia.

''Le continue notizie sull'Ospedale della Murgia – scrive Stacca - lasciano sgomente un'Amministrazione comunale ed un'intera comunità che non possono stare a guardare".

"E' molto forte – continua il primo cittadino - il disagio che serpeggia nel nostro territorio, pur prescindendo dalle ragioni, dalla differenza dei casi, dalle eventuali responsabilità su cui è la magistratura ad indagare. La situazione che si è creata rischia di delegittimare la struttura e mina la serenità degli utenti e degli operatori".

Il sindaco di Altamura intende farsi latore del crescente malcontento dopo i recenti fatti tragici consumatisi al Perinei: "Molti si appellano - afferma Stacca - agli impegni solenni assunti dai responsabili regionali, proclamati dagli stessi quando l'Ospedale della Murgia è stato inaugurato, che tardano ad essere concretizzati. Non si può tacere di fronte a quanto sta accadendo. Auspico che il governo regionale possa finalmente attuare gli interventi necessari e già annunciati a beneficio dell'intera comunità murgiana e confido nel buon senso di tutti affinché si comprenda che oggi il nuovo Ospedale della Murgia non ottiene le giuste attenzioni. Come Sindaco registro il preoccupante calo di fiducia da parte dei cittadini tutti verso questa struttura".

Stacca punta il dito sulle promesse fatte a suo tempo dagli esponenti della giunta regionale: "Abbiamo accettato – scrive - l'apertura forzata del nuovo ospedale perché più volte rassicurati dall'ex assessore regionale al Welfare, Elena Gentile. Eppure non arrivano il completamento di alcuni reparti e l'istituzione di nuovi in grado di trattare casi complessi e aiutare gli utenti a ricevere le cure appropriate".

"Questo – conclude - è l'ennesimo sollecito. Vi rappresento quanto sia profondo questo disagio che rischia di diventare un'avversione verso un ospedale che il territorio ha atteso per anni, nella speranza di avere un polo di eccellenza che tarda a concretizzarsi''.