Ospedale,Giacinto Forte comincia lo sciopero della fame

“Andrò avanti fino all’arrivo dell’assessore Pentassuglia”

lunedì 1 settembre 2014 11.25
A cura di Francesco Mastromatteo

"Non mi muovo di qui finché non arriva l'assessore regionale alla sanità: fino ad allora sono in sciopero della fame".

Il clamoroso annuncio del consigliere Giacinto Forte arriva dall'Ospedale Perinei, pur non del tutto inaspettato, è destinato a riaccendere la polemica in merito alla scarsità di risorse professionali mediche e paramediche, che seguono solo di pochi mesi alla tanto attesa inaugurazione.

"Questo ospedale – continua l'esponente regionale di "Moderati e Popolari" - è in una drammatica situazione di carenza di personale, come avevamo denunciato in occasione dell'apertura e se queste professionalità non arrivano presto, a breve chiuderà".

Una denuncia, quella di Forte, che segue altre dei mesi scorsi, e che qualche settimana fa era diventata oggetto di un botta e risposta con il dirigente della Asl Domenico Colasanto sulla "voragine" nell'organico del nuovo ospedale murgiano: "Mancano sia medici che infermieri – continua Forte – ed è assurdo che la situazione sia peggiore rispetto ai reparti degli ospedali cittadini chiusi qualche mese fa, come sto constatando girando per i reparti. Ad Altamura in ortopedia si operava tre giorni alla settimana, qui una volta sola. Su sei sale operatorie solo due sono funzionanti. In oncologia il servizio notturno è assente il sabato e la domenica. Urologia non ha l'equipe, mentre la dialisi ha una struttura più vecchia di quella di Altamura".

Una situazione che secondo il consigliere regionale non potrà essere risolta con i quattro concorsi banditi di recente: "Partiranno a ottobre, ci vorranno mesi per espletarli – è l'accusa - e andranno ad alimentare solo le promesse delle prossime scadenze elettorali. Mi spaventa l'assenza di sindaci ed istituzioni del territorio – conclude Forte – ed è singolare che l'unico investito di lamentele sulle criticità sia io. Per questo andrò avanti con la protesta finché non verrà l'assessore Pentassuglia a fornire delle risposte".