Nuove alternative allo sviluppo economico della Murgia barese

Valorizzazione delle produzioni di leguminose

giovedì 11 marzo 2010
Comune, Università e produttori agricoli insieme per valorizzare le produzioni di leguminose sulla Murgia barese. Un'iniziativa promossa dall'Assessore all'Agricoltura, Aldo Dibattista, che nella prospettiva di trovare alternative al comparto del mobile imbottito, già in crisi da diversi anni, ha individuato nel PON "Ricerca e competitività 2007/2013" (che finanzia interventi di sostegno della ricerca industriale), la possibilità di attivare finanziamenti finalizzati a migliorare la produzione e la trasformazione dei prodotti alimentari.

L'Assessore Dibattista ha così promosso un incontro con amministratori di Gravina, produttori agricoli, ricercatori universitari ed esperti di marketing per creare una associazione temporanea di scopo, in attesa di costituire in seguito un apposito consorzio per partecipare al PON (Piano Operativo Nazionale) bandito dal Ministero dell'Istruzione e Ricerca scientifica. La produzione da privilegiare è quella delle leguminose, che secondo le testimonianze degli agricoltori presenti alla riunione, non è in crisi. Stando a ciò che dicono, la lenticchia è talmente richiesta che gli attuali 100 ettari destinati alla sua coltivazione sono ormai insufficienti per soddisfare i consumi locali. "Una conferma, questa, della scelta operata qualche mese fa dai centri murgiani che ricadono nel cosiddetto distretto del salotto di sottoscrivere un protocollo di intesa che individua nel turismo, nell'agroalimentare e nelle energie rinnovabili, le attività economiche che possono fare uscire dallo stato di crisi le attività produttive di tipo industriale di questo territorio" – dice Dibattista. "L'incremento di queste produzioni – aggiunge – offre anche la possibilità di convertire produzioni agricole come il grano e l'uva, purtroppo in crisi come il salotto".

Durante l'incontro, svoltosi presso la sede comunale di Gravina nei giorni scorsi, è emerso che la lenticchia, dopo gli esperimenti portati avanti in questi ultimi anni da alcuni agricoltori altamurani, ma anche altre leguminose proposte con il marchio "prodotti del Parco della Murgia", hanno riscosso l'interesse dei consumatori. "Insomma, la filiera corta è già una realtà, adesso dobbiamo guardare alla filiera lunga – dice Dibattista – che sostenuto dagli esperti presenti alla riunione, ha potuto dimostrare che i nostri legumi hanno un futuro all'estero. È importante, però, che si propongano prodotti di qualità e si assicurino quantitativi sufficienti alle catene commerciali che si incaricano della distribuzione. "Nel frattempo noi dobbiamo costruire la giusta immagine a questi prodotti" – conclude Dibattista. Nei prossimi giorni l'Assessore all'Agricoltura avrà un incontro con i funzionari del Ministero della Ricerca Scientifica per sottoporre alla loro attenzione il "Progetto Gravina" finalizzato alla valorizzazione dell'agroalimentare della Murgia.