A maggio la Puglia al Macfrut di Rimini. Ci sarà anche Lenticchia di Altamura Igp

Numerosi i prodotti tipici e a marchio di origine

giovedì 11 aprile 2024
La filiera mondiale dell'ortofrutta si incontra a Macfrut al Rimini Expo Centre dall'8 al 10 maggio 2024. Una 41esima edizione con numeri record: 1.400 espositori in rappresentanza dell'intera filiera (+22%); crescita dell'area espositiva a 34mila metri quadrati netti (+20%) con spazi sold out da almeno tre mesi; una presenza sempre più massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale e fare di Macfrut l'evento agrifood più internazionale nel panorama italiano. E ancora, 1.500 top buyer da tutto il mondo grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice, Saloni tematici su trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, un doppio campo prova di circa 3000 mq sull'innovazione frutticola e orticola, un centinaio di eventi nel corso della tre giorni fieristica.

Protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, conosciuta per le sue produzioni ortofrutticole di eccellenza. La Regione sarà presente in fiera con un'importante area e durante la manifestazione promuoverà i prodotti agroalimentari pugliesi attraverso convegni, eventi e degustazioni presentandosi sul palcoscenico internazionale.

Protagoniste le produzioni ortofrutticole certificate, in primis l'Uva da Tavola IGP, che concentra il 60% della produzione nazionale. Insieme ad essa anche la Cipolla Bianca di Margherita IGP, Arancia del Gargano IGP, Lenticchia di Altamura IGP, Patata Novella di Galatina DOP, Carciofo Brindisino IGP, La Bella della Daunia DOP.

Nei primi tre trimestri del 2023 l'ortofrutta pugliese si è confermata un settore molto attivo sui mercati internazionali, con 623 milioni di euro di export, e con numeri importanti sul fronte delle imprese e del numero di occupati: 32.552 sedi d'impresa con 61.139 addetti (fonte Inps).

"Essere Regione partner di Macfrut 2024 – ha commentato l'assessore regionale, Donato Pentassuglia - è per la Puglia non solo motivo di orgoglio ma soprattutto è il riconoscimento dell'altissima qualità delle produzioni ortofrutticole pugliesi, che raggiungono ogni giorno le tavole dei consumatori in Italia e nel mondo. Prodotti d'eccellenza, certificati con i marchi DOP e IGP, frutta e verdura dagli alti valori nutritivi e nutraceutici, e che derivano da cultivar tipiche del nostro territorio. Al Macfrut avremo l'opportunità di guardare anche al futuro dell'uva da tavola, per la quale la Puglia è leader nella produzione in Italia".

ORTOFRUTTA PROTAGONISTA
Al centro di tutto c'è la filiera dell'ortofrutta, settore strategico dell'agroalimentare italiano. Secondo i dati Ismea la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.

Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell'agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell'intera filiera dell'ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro. (Dati presentati da Fabio del Bravo Ismea)

Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia aveva restituito qualche speranza circa l'aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d'arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell'1% quelli di ortaggi.