L'Uomo di Altamura a rischio rimozione?

La denuncia dell'ex assessore provinciale Formicola. Smentita da Palazzo di Città

venerdì 23 gennaio 2015
A cura di Francesco Mastromatteo
L'Uomo di Altamura, o almeno una parte di esso, potrebbe essere rimosso dal suo giaciglio di roccia in cui giace da decine di migliaia di anni.

Mancano ancora conferme ufficiali, ma è più di una voce quella che si rincorre nelle ultime ore in merito al cranio dello scheletro di Homo neanderthalensis scoperto il 3 ottobre 1993 nella grotta di Lamalunga dagli speleologi del Cars e del Cai e divenuto un autentico "caso" paleontologico di portata internazionale.

L'intervento, stando a quanto viene riportato dallo speleologo ed ex assessore alla cultura provinciale William Formicola, rilanciato dal gruppo facebook "Complessi ipogei e insediamenti rupestri", animato da studiosi impegnati sul fronte della tutela del patrimonio storico e culturale locale, rientrerebbe all'interno del progetto di realizzazione di un modello iperrealistico e di ricostruzione scientifico-artistica del corpo in grandezza naturale dell'Uomo di Altamura, oggetto del bando comunale che prevedeva anche la fornitura dei connessi materiali, servizi e informazioni funzionali all'intervento di musealizzazione.

Alla gara d'appalto, espletata lo scorso ottobre, aveva partecipato, unica concorrente, l'A.T.I. "Digitarca Snc, Università La Sapienza Roma e Università di Firenze", a cui era stata aggiudicata definitivamente la realizzazione del modello 3D. Nella proposta progettuale la rimozione di parti dello scheletro dal contesto carsico è prevista come ipotesi proprio negli allegati al bando di gara, dove al punto 3 delle relazioni tecniche, a proposito della realizzazione di stereolitografie di parte dello scheletro, l'ottenimento dei dati necessari viene ipotizzato sia attraverso l'estrazione virtuale degli stessi, che ""ricavabili dalle porzioni scheletriche che sarà possibile rilevare ancora in giacitura o a seguito di rimozione meccanica".

Un'ipotesi, quella che prevede la rimozione del cranio, già formulata in ambito scientifico in tempi recenti, come nello studio, a firma di G. Manzi, M. Micheli, G. Giacobini "Il cranio dell'Uomo di Altamura, ipotesi di rimozione, documentazione multimediale e studio", a cura Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia. Idea ritornata in auge nel corso del convegno "PaleoDays", tenutosi a Bari la scorsa estate in cui alcuni studiosi hanno avanzato la possibilità di poter studiare il cranio del fossile, anche se numerose furono e sono le perplessità di fronte all'ipotesi di prelevare l'originale e sostituirlo con una riproduzione.

Un'eventualità, quella della rimozione del cranio, che secondo Formicola avrebbe già riscontrato il parere favorevole della Soprintendenza il mese scorso: "Appena avrò la relativa documentazione la renderò pubblica, ma sono già pronto a dare battaglia su questa assurda vicenda che rischia di compromettere in maniera irreversibile un sito unico", annuncia ad Altamuralife, forte del sostegno di autorevoli esponenti del mondo accademico come l'ex rettore dell'ateneo barese Corrado Petrocelli.

Mentre in rete si scatena il dibattito con annesse polemiche, e nasce la pagina facebook "Salviamo l'Uomo di Altamura", conferme parziali arrivano anche dal consigliere comunale Enzo Colonna, che rivela come, nell'ambito del programma di valorizzazione e musealizzazione dell'Uomo, che contempla una serie di interventi e studi sul reperto, qualche settimana fa, un gruppo di studiosi avrebbe effettuato un sopralluogo utilizzando delle microtelecamere: "Questa strumentazione ha evidenziato - stando alla ricostruzione che mi è stata fatta - che i punti di attacco/contatto del reperto alla roccia/pietra sono 3-4. Questo nuovo dato avrebbe legittimato la conclusione che una rimozione sarebbe in astratto possibile. L'ultima "visita" degli studiosi potrebbe aver ingenerato questo sospetto", scrive Colonna sul suo profilo facebook promettendo di andare più in fondo.

Si affretta invece a gettare acqua sul fuoco l'assessore alla cultura Giovanni Saponaro: "Non c'è giunta finora alcuna comunicazione ufficiale in merito, sappiamo solo che a livello ministeriale si è fatta in passato questa ipotesi, essenzialmente per motivi di studio. Il resto sono solo polemiche strumentali", taglia corto l'esponente dell'amministrazione escludendo qualsiasi legame con il progetto di realizzazione del modello tridimensionale.

Tra ipotesi di rimozione e speranze di maggiore valorizzazione, attraverso il potenziamento della rete museale e una maggiore fruizione del sito, dopo più di 50 mila anni l'Uomo di Neanderthal altamurano continua a far parlare di sé…