Intrecci tra mafia e politica, tutti assolti in secondo grado

La Corte di Appello ribalta la sentenza dello scorso anno

venerdì 7 aprile 2017 11.23
Ribaltata la sentenza di primo grado che nel 2016 condannati a pene comprese fra i 25 anni e i 12 mesi di reclusione otto imputati al processo presunto intreccio tra mafia e politica ad Altamura. Agli imputati venivano contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, omicidio volontario, estorsione, usura, detenzione e porto di armi da guerra con relative munizioni e sostanze esplodenti, simulazione di reato, favoreggiamento personale e frode processuale.

Pochi giorni fa la Corte di Appello di Bari ha assolto da ogni accusa sei imputati, confermando una condanna a 1 anno per favoreggiamento e riducendo da 15 anni a 3 anni e 6 mesi di reclusione (per un episodio di usura) la condanna inflitta nei confronti di Mario D'Ambrosio.

Assolto, dopo quattro anni di carcere, anche Giuseppe Bruno, accusato dell'omicidio di Biagio Genco, scomparso nel novembre 2006 e il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Assolti anche Giuseppe Antonio Colonna (condannato in primo grado a 14 anni di reclusione), l'imprenditore Mario Clemente (6 anni in primo grado), i presunti sodali Vincenzo Scalera e Vincenzo Crapuzzi (7 anni di reclusione in primo grado).