Il Cars compie 60 anni

Organizzata per l'occasione una due giorni ricca di iniziative. Obiettivo del Centro, mettere a nudo le bellezze del sottosuolo

mercoledì 30 giugno 2010
A cura di Anna Maria Colonna
Due giorni intensi, ricchi di iniziative. Il Cars (Centro Altamurano Ricerche Speleologiche) ha voluto festeggiare così il suo sessantesimo compleanno. Scavando nei ricordi, nelle esperienze vissute e in quelle ancora da vivere. Costituitosi nel 1950, rappresenta uno dei gruppi speleologici più antichi d'Italia. Una festa-convegno per raccontare e per celebrare 60 anni di attività, di scoperte, di bellezze rinvenute nel cosiddetto mondo ipogeo.

Diverse generazioni si sono avvicendate all'interno del gruppo. Preziose le testimonianze di Michele Difonzo, di Francesco Marvulli e di Michele Manfredi, soci "storici" del Centro. Ospiti, lo scorso 26 giugno, presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città, hanno raccontato la loro esperienza circondati da un'atmosfera di grande familiarità. Proiettate, nel frattempo, fotografie in bianco e nero, prova concreta delle numerose scoperte effettuate dal Cars. Non è mancata neppure la testimonianza di Ninì Marvulli.

«Nel 1959 fummo invitati a partecipare al Primo Corso Internazionale di Speleologia a Trieste. Sono stati dieci giorni indimenticabili. A quel tempo le cose si facevano con passione», ha raccontato Francesco Marvulli. Michele Difonzo, invece, ha parlato di scoperte avvenute per caso, quasi per gioco, e di pericoli sempre imminenti: «Per la grotta di Torre di Lesco (nota anche come grotta di Torre dell'Esca, ndr) si interpellò un esperto per innescare delle mine». Le prime campagne del Cars, infatti, riguardarono proprio questa grotta, il cui imbocco è localizzato sulla S.S. 96. Una cavità di rara bellezza individuata nel 1951, anche se già in precedenza si sapeva della sua esistenza. Michele Difonzo ha accennato alla scoperta della Grotta di Lamalunga, che custodisce i resti dell'Uomo di Altamura: «Sono stati spesi tanti soldi per l'Uomo di Altamura, un regalo buttato nel disinteresse generale». A rendere allegra l'atmosfera dell'incontro, gli aneddoti raccontati. Per Ninì Marvulli «tutto è iniziato con una tuta ed un paio di scarponi. I novizi dovevano superare una prova, essere gettati nel Pulo. Capeggiavo la squadra che effettuava i rilievi nelle grotte. Mi sorge il dubbio che abbiano scelto me per la mia Giulia. Dietro, però, c'era sempre la Cinquecento di Michele Difonzo".

Nel pomeriggio del 26 giugno e nella mattinata del 27, il meeting è stato ospitato presso Masseria Ragone. Diverse le questioni affrontate. Si è parlato dell'insediamento rupestre de Le Torri, delle cave di tufo di Altamura, delle metodologie geofisiche in supporto alla speleologia. Ad accompagnare le conferenze, proiezioni non stop a cura di Manlio Porcelli e di Nino Reale.

In occasione del sessantesimo anniversario di costituzione, il Cars ha ospitato il Terzo meeting di Speleologia Pugliese "Chiacchierando tra Speleo", importante confronto fra "esperienze regionali". Presentato anche il libro "Il Contrario del Sole" di Carlos Solito, viaggio in un sorprendente e spesso sconosciuto mondo sotterraneo. I prodotti tipici locali sono stati i protagonisti della serata del 26 giugno. Evento da non trascurare, l'annullo filatelico commemorativo delle Poste Italiane per celebrare l'anniversario del Centro.

Nell'intervista, le testimonianze di Vincenzo Martimucci, presidente della Federazione Speleologica Pugliese e socio del Cars, di Manlio Porcelli, dipendente Poste Italiane e socio del Cars, di Salvatore Cagnazzi, artefice di riprese in 3D relative a bellezze del nostro sottosuolo, di Carlos Solito, autore del libro "Il Contrario del Sole".
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna
Il Cars compie 60 anni © Anna Maria Colonna