I dubbi di Rifondazione Comunista Puglia

Perplessità sull'Accordo di programma tra Natuzzi, parti sociali e Istituzioni. Richiesta un'attenta valutazione della destinazione delle risorse pubbliche

lunedì 24 maggio 2010 17.31
Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa inviatoci da Rifondazione Comunista Puglia.

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime serie perplessità circa la definizione dell'Accordo di programma che si va realizzando tra la Natuzzi, parti sociali e Istituzioni. Il protocollo d'intesa denominato "La strategia della diversificazione'' sottoscritto il 28 Settembre 2009 presso il Palazzo della Provincia di Bari dai vari Sindaci dei Comuni murgiani, infatti, indicava tutt'altra soluzione per garantire i livelli occupazionali del territorio, prevedendo misure opportune a superare la monocultura del divano attraverso lo strumento dell'Accordo di programma. Viceversa, ciò che pare si stia concretizzando, è l'attivazione di incentivi e sgravi contributivi in favore del solito Natuzzi. Il titolare dell'omonima azienda, in cambio, non garantirebbe l'assunzione di nuova forza lavoro, bensì, il rientro in produzione di parte dei suoi dipendenti attualmente in CIGS. In pratica, si danno soldi a Natuzzi affinché faccia ciò che avrebbe dovuto fare già 7 anni fa e con minori costi da parte della collettività. Inoltre, è molto probabile che il progetto sopra citato sia solo un rimpasto occupazionale interno all'indotto del Gruppo santermano e che il rientro dalla Cassa integrazione di alcuni lavoratori gravi su altri alle dipendenze di contoterzisti Natuzzi. Pertanto, il Partito della Rifondazione Comunista, chiede alle Istituzioni interessate e alle OO.SS. una più attenta e approfondita valutazione sulla destinazione delle risorse pubbliche e sugli strumenti da adottare in favore dello sviluppo economico e sociale del territorio.

Partito della Rifondazione Comunista Puglia