Differenziare i prodotti alimentari

Piano strategico per il rilancio sul mercato. Una società di Altamura ne è promotrice

domenica 5 settembre 2010 10.00
Si pensa che prodotti primari, intermedi e finali di alcune importanti filiere agroalimentari, quali la filiera cerealicola, la filiera lattiero-casearia e la filiera dell'uva da tavola, vengano generalmente offerti in modo indifferenziato senza che siano recuperate e conseguentemente valorizzate le loro specificità produttive.

La società Territorio S.p.A., che ha sede ad Altamura, con il coinvolgimento dei Centri di ricerca di Foggia (CRA ZOE), Bari (CRA SCA), Turi e Barletta (CRA UTV), Bella (CRA ZOE), è stata incaricata dalla Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l'Innovazione, Servizio Ricerca e Competitività - di realizzare un progetto dal titolo "Ricerca sulle innovazioni trasferibili alle PMI delle filiere: cerealicola, lattiero-casearia e uva da tavola del sistema agro-alimentare pugliese. Modelli di trasferibilità basati sulla differenziazione della qualità dei prodotti primari, intermedi e finali", nell'ambito del POR PUGLIA 2007-2013.

"L'obiettivo - si legge nel comunicato - è quello di cogliere l'universo della variabilità tentando anche di spiegarne le ragioni. La conoscenza e le motivazioni della variabilità permetteranno, nell'ambito del progetto di ricerca in corso, di definire meglio le metodologie utilizzate e, più in generale, potranno fornire informazioni importanti al territorio e agli operatori. I prodotti di riferimento del progetto, per il loro peso rilevante nel consumo degli italiani, soprattutto se corredati da qualità salutistica ed edonistica, possono diventare oggetto di investimenti industriali non solo delle piccole e medie imprese, ma anche delle grandi imprese operanti nell'agroalimentare pugliese e nazionale".

I risultati della ricerca consentiranno la classificazione di famiglie di prodotti primari, intermedi, finali, in base a parametri di tipo salutistico e di tipo edonistico (aroma, sapori etc.). Inoltre, la valutazione delle variabili esterne che concorrono a definire la qualità dei prodotti costituisce lo strumento attraverso cui possono essere sostenute le decisioni di intervento, sia da parte delle imprese nei processi colturali e industriali, sia da parte delle istituzioni nell'adozione di misure nel campo della sostenibilità ambientale.

Altro risultato sarà la definizione di metodiche e strumenti di misurazione rapidi e a basso costo che possono essere utilizzati dalle imprese per la misurazione della qualità dei prodotti. Le attività progettuali ad oggi sono in corso di realizzazione, mentre le attività preliminari sono state completate: il gruppo di lavoro è stato costituito, come pure il Comitato Scientifico. Alla fine del progetto saranno divulgati i risultati, sarà verificata la domanda dei consumatori e saranno comunicate alle imprese le innovazioni messe a punto.

Ricordiamo che il progetto viene svolto dalla Territorio S.p.A. in collaborazione con il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - Centro di ricerca per la cerealicoltura di Foggia (CRA-CER), l'Unità di ricerca per l'uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo di Turi (Bari) (CRA-UTV), l'Unità di ricerca per la zootecnia estensiva di Bella (Potenza) (CRA-ZOE) e l'Unità di ricerca per i sistemi colturali degli ambienti caldo-aridi di Bari (CRA-SCA).