Cava Pontrelli, le perplessità dell’opposizione

Provvedimento carico di ombre e nessun progetto di gestione

giovedì 3 dicembre 2015 9.48
A cura di Antonella Testini
La discussione non è tanto nel merito quanto soprattutto nel metodo utilizzato dall'amministrazione comunale per portare a termine l'affeire Cava Pontrelli.

Tra i più decisi a sollevare dubbi e perplessità sulla vicenda nel corso dell'ultimo consiglio comunale figurano i nomi di Antonello Stigliano e Rosa Melodia.
Il capogruppo Pd rimarca innanzitutto "l'inutile fretta dimostrata dalla maggioranza nell'approvazione della delibera. Ci si è ridotti ad uno studio del tema in quattro giorni poiché la proposta di delibera è arrivata il venerdì sera con il consiglio convocato per il lunedì, senza una reale urgenza. In seconda battuta la maggioranza ha sostenuto la necessità di approvare la variazione di bilancio entro il 30 novembre, una scusa banale poiché si poteva approvare anche i primi mesi del 2016" attacca Stigliano.
E dopo la sfuriata in aula, il capogruppo democrat solleva dubbi sulla procedura: "Innanzitutto il provvedimento approvato è solo l'inizio di una procedura di esproprio con cui il Comune ha chiesto al Ministero l'autorizzazione a espropriare, non la cava vera e propria che è già proprietà del Demanio, ma i terreni circostanti. In seconda battuta quello che più ci preoccupa è la totale mancanza di un progetto di valorizzazione e di gestione del bene. Ad oggi non sappiamo cosa ne sarà della Cava dei dinosauri".
Dubbi e perplessità che hanno spinto l'intera opposizione a non partecipare al voto per non sostenere "una delibera ricca di zone d'ombra" conclude il capogruppo democratico.
Argomentazioni sostenute anche da Rosa Melodia secondo cui il provvedimento sarebbe "una trattativa privata camuffata da esproprio".

"Questa delibera oltre ad aver aggiunto 167.000 euro all'iniziale stanziamento previsto dalla giunta Stacca nel 2014 è tuttavia diversa poichè la giunta Stacca chiedeva al Ministero di avviare la procedura di esproprio mentre con l'attuale delibera si chiede l'autorizzazione al Ministero per procedere direttamente dall'esproprio" attacca l'esponente di Abc
"Per quanto siamo favorevoli all'acquisizione del bene e alla sua fruizione ci sembra che gli importi che saranno versati dal Comune siano eccessivi rispetto al reale valore del bene. Dal nostro punto di vista è stato fatto un inutile regalo agli altamurani a cui ora saranno prelevate altre somme dalle tasche per far fronte alle spese stabilite in quel provvedimento".

Pesanti anche le accuse del Movimento Cinque stelle che dopo aver definito il sindaco Giacinto Forte un Robin Hood al Contrario tacciano come "una brutta storia" l'approvazione della delibera che ridà il via all'esproprio dei terreni adiacenti la cava dei dinosauri.
"Capiamo che da 17 anni uno dei siti più importanti del mondo è in balia di amministratori miopi e funzionari poco attenti, perché incapaci di espropriare quello che in altri paesi sarebbe già patrimonio dell'umanità nonché attrazione turistica senza eguali. Capiamo che il tempo ed il rischio di contenziosi sono elementi importanti ma quando il valore già inizialmente sovrastimato di 350.000 euro, raddoppia nel corso della procedura, qualche domanda bisogna pur farsela.
Ad un aumento del 50% del valore stimato (che porterebbe a 500 mila euro), previsto in caso di accordo volontario, si poteva evitare di aggiungere 150.000 euro a titolo di valore d'uso pubblico del bene? – scrivono i Cinque stelle che aggiungono - Soldi per la risistemazione e valorizzazione del sito, ne sono rimasti? Domande lecite e doverose, dato che non siamo a conoscenza di una progettualità in merito".

Domande a cui, prima o poi qualcuno dovrà dare una risposta.