Aumento del prezzo del pane, la Confconsumatori risponde

La contrarietà dell'associazione. "In difesa dei consumatori sempre più massacrati ed indifesi"

martedì 28 giugno 2011
A cura di Angela Colonna
La Confconsumatori di Altamura, in una nota a firma di Michele Micunco, espone la propria considerazione sul tema dell'aumento del prezzo di vendita del pane.

Riconoscendo alla Confesercenti "l'egregio lavoro di credibile rappresentante della categoria dei commercianti e dei panificatori del territorio", la Confconsumatori ricorda a tutta la comunità di aver da subito espresso contrarietà agli aumenti registrati soprattutto per le "modalità assolutamente unilaterali e senza un minimo di confronto tecnico o preavviso che presuppone una scorrettezza nei confronti dei consumatori a dir poco censurabile".

Nel comunicato si specifica che "resta il fatto gravissimo che sia pure limitato al 20%, questo aumento inciderà mediamente sulle famiglie altamurane per circa 100 euro in un anno...non poco in tempi di crisi. La Confconsumatori, ritiene inoltre sottolineare che, pur ammettendo e considerando legittimo il dato che ci sono stati aumenti dei costi di produzione nel settore della panificazione, sarebbe stato opportuno che gli stessi aumenti di costi si spalmino sugli altri prodotti da forno (es focacce, biscotti, dolci ecc.) che comunque pur nella loro importanza commerciale, non rappresentano un bene alimentare primario che, ricordiamocelo tutti, per la nostra città è anche elemento culturale distintivo".

La Confconsumatori ribadisce che a tal proposito ha già fatto richiesta di un tavolo tecnico presso il Comune con il Sindaco e assessore alle attività produttive, ma al momento non è stata registrata nessuna convocazione.

"Facciamo ancora un appello – conclude la nota - al mondo dei Panificatori e alla Confesercenti ad un momento di ripensamento sugli aumenti ed una riflessione sulle nostre proposte, certi di rappresentare con equilibrio rispetto per lo sviluppo del settore e una azione concreta in difesa del potere d'acquisto dei consumatori sempre più massacrati ed indifesi".