Uomo di Altamura, Stacca: "Nessuna rimozione senza garanzie di sicurezza"

Le rassicurazioni dopo l'incontro con la Soprintendenza

martedì 27 gennaio 2015 16.34
A cura di Francesco Mastromatteo
"Se non ci sono le giuste condizioni e garanzie di sicurezza, non sarà fatto alcun intervento di rimozione dell'Uomo di Altamura".

Questa è la promessa che il sindaco Mario Stacca riporta all'indomani dell'incontro con gli esperti della Soprintendenza in merito all'ipotesi paventata nei giorni scorsi sulla base di quanto riportato da un progetto inerente la rimozione e lo spostamento del cranio dello scheletro preistorico di Lamalunga. Un'ipotesi nell'ambito del progetto, messo a bando e vinto dall'A.T.I. "Digitarca Snc, Università La Sapienza Roma e Università di Firenze", per la realizzazione del modello iperrealistico tridimensionale e a grandezza naturale dell'Uomo, presente nelle relazioni tecniche dello stesso e confermata anche da un parere della Soprintendenza trasmesso al comune nelle scorse settimane.

"E' stato un incontro chiarificatore – dichiara soddisfatto il primo cittadino – in cui ci hanno comunicato che siamo solo allo stato iniziale di valutazione e di studio. Ho chiesto che venga fornita nel caso una dettagliata relazione, ma si tratta di un progetto ancora allo stato embrionale e non è affatto detto che lo scheletro venga spostato".

"Il progetto è della società che ha vinto l'appalto, ma i fondi sono regionali – precisa Stacca – e il comune si è limitato a emanare il bando. L'Uomo di Altamura non è un bene comunale ma dello Stato. Come sempre in questa città si parla prima ancora di conoscere bene le cose", è la replica indiretta alle numerose polemiche scatenatesi dopo la denuncia dell'ex assessore provinciale William Formicola.

"Se mai dovesse essere tolto dal sito dove giace avverrà sotto la supervisione degli esperti e sarà per la sua valorizzazione, all'interno del nostro museo, come accaduto altrove – è l'auspicio finale del sindaco – e saranno certamente coinvolti sia il comune che l'ente Parco".

La rimozione di "Ciccillo", come è stato affettuosamente battezzato dagli altamurani, il Neanderthal scoperto nel 1993, non sembra quindi all'ordine del giorno e le autorità preposte alla tutela dei beni storici, archeologici e culturali assicurano di vigilare in merito. Un impegno che però non smorzerà certamente le polemiche, sorte sull'onda di una mobilitazione che ha spinto le istituzioni, dopo le prime risposte evasive, a prendere posizione su una vicenda che rischiava di rimanere nascosta tra le carte della burocrazia.