Giovanni Mercadante e il codice segreto dell'Araldica

Una nuova pubblicazione del giornalista e scrittore altamurano. La storia della città attraverso la lettura degli stemmi

giovedì 30 dicembre 2010 09.43
Si intitola Altamura – Il Codice segreto della nobiltà e il mistero dei Cavalieri di Malta la nuova pubblicazione di Giovanni Mercadante (Schena Editore). Frutto di lunghe e minuziose ricerche, il libro rappresenta un contenitore di notizie non solo utili, ma anche curiose ed affascinanti. Al centro degli interessi dello scrittore e giornalista altamurano c'è l'araldica, una disciplina fatta di simboli, segni e colori da comprendere e da interpretare. E agli studi sull'araldica Mercadante sta dedicando parte della sua vita.

Conoscere gli stemmi della propria città significa scoprirne le origini e tutelarne la storia. Un'attenzione particolare è rivolta al Centro storico, miniera di informazioni in pietra spesso inconsapevolmente nascoste in chiese e palazzi. Le vicende della nobiltà altamurana estinta, di cui il territorio conserva i cognomi, vengono illustrate con le armi delle singole famiglie, dei re e dei feudatari che hanno amministrato la città. La chiesa di San Michele, in corso Federico II di Svevia, ad esempio, presenta lungo le pareti gli stemmi delle famiglie più celebri di Altamura.

Una pubblicazione ricca di fotografie e di illustrazioni, ad attestare l'attendibilità delle ricerche effettuate. Mercadante non si è fatto sfuggire nessun particolare e nessun angolo della città. Dal portale della Cattedrale ai claustri, dalle piazze agli edifici storici, dalle masserie ad antiche fontane. Le pagine del libro si fanno rivelatrici di un vero e proprio codice segreto, custodito non solo dalle pietre, ma anche dai dipinti, le cosiddette "tele stimmate". A curare i disegni e la ricostruzione degli stemmi, Rosa Liliana Giuliani, moglie dell'autore.

Una parte dell'opera è dedicata all'Ordine dei Cavalieri di Malta, presenza attestata ad Altamura, secondo Mercadante, dal loro simbolo - una croce a coda di rondine - che compare ripetutamente in chiese, palazzi, masserie e case palazziate. A partire dalla chiesa di san Biagio, sulla cui cupola si staglia una grande croce biforcata addossata ad un'altra più piccola ad otto punte irradiate, accompagnate al centro da un cerchio contenente il monogramma "IHS". Per lo scrittore non vi è certezza maggiore, anche se si tratta di un mistero che richiede ulteriori approfondimenti, «data la scarsezza di documenti negli archivi locali (Diocesi ed A.B.M.C.)».

Non poteva mancare l'araldica ecclesiastica, con tutti gli stemmi dei Prelati e dei Vescovi della Diocesi dal 1200 ad oggi. Il salone delle conferenze della Curia diocesana, infatti, presenta lungo le pareti gli stemmi dei prelati di Altamura, inseriti nella pubblicazione. Ampio spazio è stato dedicato a Vescovi ed Ambasciatori altamurani del Vaticano, rappresentanti scelti attraverso la locale Diocesi.

In alcune pagine del volume Mercadante si sofferma su un quadro conservato presso l'Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura ed intitolato a Frà Angelo De Joiosa (vedi la fotografia-icona), cavaliere di Malta di origine francese. Un personaggio che, pur non avendo nulla a che fare con la storia della città, ne risulta in un certo senso collegato attraverso questo misterioso dipinto. L'autore è sulle tracce di ulteriori indizi per approfondire le ricerche.

Il libro si può acquistare in tutte le librerie ed edicole di Altamura.

Altre pubblicazioni di Giovanni Mercadante:

Altamura Nobilissima (Schena Ed./Fasano 1997)

Altamura e la Caserma del 31. Rgt. Carri (Schena Ed./Fasano 2000)

Altamura - Dalla Murgia alla cultura del salotto (Schena Ed./Fasano 2007)