Crisi Ferrosud, convocato a Matera il Consiglio comunale di Altamura

La seduta è prevista per domani pomeriggio. In scadenza la cassa integrazione straordinaria per 110 lavoratori

lunedì 18 aprile 2011 11.23
In seguito alla crisi industriale che ha colpito lo stabilimento materano della Ferrosud e alle conseguenti preoccupazioni espresse dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, è stata convocata per domani, 19 aprile, a Matera, presso il Cinema comunale (piazza Vittorio Veneto), una seduta straordinaria congiunta del Consiglio comunale di Altamura e provinciale di Matera e dei Commissari straordinari di Santeramo in Colle e di Laterza. All'Ordine del Giorno la crisi lavorativa ed industriale dello stabilimento, situato nella zona industriale di Jesce.

Lo scorso 11 aprile i lavoratori dell'azienda materana hanno protestato davanti alla direzione della fabbrica contro la mancata corresponsione di due mensilità arretrate. La Ferrosud è in fase di concordato preventivo, come deciso dal Tribunale di Matera, mentre i lavoratori sono in cassa integrazione. Il prossimo 30 aprile scadrà la cassa integrazione straordinaria a rotazione per 110 dei 140 lavoratori in organico.

«Di fronte a uno scenario che si fa sempre più incerto per lo stabilimento materano della Ferrosud – afferma il sindaco di Matera Salvatore Adduce – abbiamo voluto organizzare questa seduta congiunta per dare un segnale forte delle istituzioni coinvolte. Vogliamo essere accanto ai lavoratori per cercare, insieme all'impresa ed ai sindacati, le soluzioni più idonee a far uscire dalla crisi lo stabilimento materano ed a disegnare un orizzonte più sereno per i lavoratori».

Alla seduta sono stati invitati i Parlamentari lucani, il Prefetto di Matera, il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, la Giunta regionale, i Consiglieri regionali, le associazioni di categoria e tutte le organizzazioni sindacali.
La proposta della Confconsumatori di Altamura

«La notizia della convocazione di un Consiglio intercomunale sulla crisi della storica azienda industriale di cerniera fra i Comuni di Altamura, Matera, Santeramo in Colle e Laterza raccoglie il senso della drammaticità raggiunta dalla crisi aziendale, sia sul piano industriale e produttivo che occupazionale. La grande forza della Ferrosud negli anni è stata rappresentata dalla caratterizzazione specifica legata all'allestimento di carrozze ferroviarie e componenti rotabili. Ancora oggi il parco macchine delle F.A.L . è costituito in gran parte da carrozze e locomotori prodotti negli anni '80 presso quello stabilimento. Poi c'è stata una sorta di oblio dettato certamente da processi di crisi di settore, da regole di mercato, da Commesse necessariamente messe a contrattazione anche europea. Anche la politica di sostegno pubblico sul materiale ferroviario è andata, con la delega forzata verso le regioni, a scemarsi e a perdere fette importanti di mercato. Abbiamo assistito recentemente al fallimento della ditta campana Firema, che avrebbe dovuto fornire le nuove agognate carrozze alle Ferrovie Appulo Lucane. Questo la dice lunga su quanta attenzione e capacità imprenditoriale ci sia in circolazione. Qualche giorno fa la Commessa europea di nuovi vagoni locomotori e carrozze delle F.A.L. è stata vinta da una industria Svizzera. Paradossalmente si può ripartire, in attesa che arrivino i nuovi mezzi rotabili fra 3 anni, da una massiccia operazione di restyling e di messa in sicurezza tecnologica dei vagoni F.A.L. e credo siano auspicabili anche altre concessionarie del trasporto per far ripartire un minimo di attività produttiva nell'Azienda. L'intervento delle Regioni, delle Aziende di Trasporto interessate e una massiccia dose di riqualificazione e di aggiornamento professionali possono risultare determinanti. La mia è una proposta minima su cui poter far ri-partire il treno Ferrosud».

Michele Micunco