Sacello austro-ungarico: ruggine e incuria offuscano la storia

La denuncia della "Croce Nera" e dello scrittore Gianni Mercadante

martedì 24 febbraio 2015 8.44
Un pezzo di storia corroso dal tempo e dall'incuria umana.

A riemergere dalle nebbie del tempo stavolta è il caso delle targhe marmoree che riportano i nominativi dei 1023 prigionieri di guerra austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale, poste intorno a un sacello nel cimitero comunale e fortemente danneggiate dall'usura del tempo.

Un problema per un monumento che fa parte delle memorie storiche cittadine e a cui l'amministrazione, come denuncia lo scrittore Gianni Mercadante, in contatto con l'Associazione "Croce Nera" che si occupa proprio di tutelare i sacrari militari austriaci, non ha finora dato risposte concrete a dispetto degli impegni presi.

"Tempo fa – racconta Mercadante ad Altamuralife - pregai il sindaco Mario Stacca di ripristinare i nominativi dei soldati austro-ungarici perchè corrosi dalla ruggine, per mancata manutenzione. Nonostante i miei solleciti scritti e verbali e lettera del presidente della predetta istituzione austriaca, il sindaco non ha fatto nulla".

In occasione della visita avvenuta nel giugno 2013, l'amministrazione comunale aveva assicurato il proprio interessamento per la sistemazione delle targhe allo stesso Friedric Schuster, dirigente della "Croce Nera". Ma, come denuncia lo stesso Schuster in una lettera al sindaco Stacca, durante la recente visita ad Altamura si è potuto constatare come "non è stato effettuato nessun intervento". Un'operazione opportuna e auspicabile nell'anno in cui ricorre il centenario dell'entrata in guerra dell'Italia contro l'Austria nel primo conflitto mondiale, eppure non ancora realizzata.

"Se il comune di Altamura non potrà sostenere le spese da solo – scrive il rappresentante dell'associazione – la Croce Nera austriaca è naturalmente disposta a partecipare all'operazione".

Un appello che si spera non cada nel vuoto e trovi risposte prima del 24 maggio, fatidica data in cui si celebrerà un secolo da una pagina di storia che ha lasciato tracce anche ad Altamura.
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