Stop alle discese nella Grotta di Lamalunga

L'Ente parco interviene per la salvaguardia dell’uomo di Altamura

sabato 28 ottobre 2017
"Non ci sono le condizioni perché lo scheletro dell'Uomo di Altamura possa essere rimosso dalla grotta di Lamalunga".

Questa, in estrema sintesi, la posizione espressa dall'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia in una nota a firma del Direttore dell'Ente, Fabio Modesti, e del Vice Presidente dell'Ente, Cesareo Troia e inviata a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nella vicenda relativa al reperto paleoantropologico ritrovato in territorio di Altamura, oggi in Zona "B" del Parco.
"Con riferimento all'oggetto, questo Ente, nello spirito di leale collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni ed a seguito di interlocuzione con la Soprintendenza, ha autorizzato le discese nella grotta di Lamalunga per l'attuazione del "Progetto KARST", nei mesi di maggio ed agosto, con prelievo di speleotemi e rilievi a carattere geologico e microambientale tramite data logger. Nelle citate circostanze, questo Ente ha chiesto alla Soprintendenza di ricevere le relazioni ed i relativi risultati. Ad oggi tali richieste ed informazioni, indispensabili per valutare, nell'ambito delle competenze di questo Ente, eventuali e ulteriori discese nella grotta di Lamalunga, non sono state mai riscontrate".

Parole dure quelle del Parco che si aggiungono alle tante preoccupazioni espresse da diversi fronti sulla medesima vicenda relativa alla possibile rimozione dello scheletro dell'"Uomo di Altamura" dal sito nel quale giace da oltre 100.000 anni.
Nonostante le rassicurazione fornite dalla Soprintendenza archeologica in merito alla remota possibilità di rimozione del reperto, da via Firenze specificano che sulla vicenda si è espresso il Consiglio Direttivo dell'Ente, ribadendo che "l'eventuale estrazione del reperto non è perseguibile. Ciò soprattutto nel perdurare dell'assenza della trasmissione e della discussione del progetto di ricerca finanziato e dei relativi risultati. Il Consiglio Direttivo di questo Ente ha ribadito, altresì, che tale situazione non consente di autorizzare altre discese nella grotta in questione".

Una posizione chiara e soprattutto netta che tuttavia apre le porte a forme di collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni interessate ed il massimo coinvolgimento dei territori, nel prosieguo delle attività di ricerca.
"La prima – scrivono dal parco - trova concretizzazione nel Comitato Tecnico-Scientifico per il giacimento di Lamalunga, del quale si è chiesto più volte l'avvio dei lavori; il secondo, a parere di questo Ente, ha necessità d'essere realizzato attraverso l'organizzazione di incontri pubblici che illustrino con completezza obiettivi, fasi, materiali e metodi del lavoro di ricerca, raccogliendo e valutando eventuali contribuiti che dovessero essere apportati anche sulla base delle considerazioni fin qui espresse".

Collaborazione. A patto e condizione che l'Uomo di Altamura resti lì dove è stato trovato.