Economia

Manifestano di nuovo gli autotrasportatori di Altamura

Protestano di nuovo gli autotrasportatori di Altamura. Con un presidio nei pressi dello stadio e un corteo sulla circonvallazione hanno nuovamente manifestato. Nessun blocco del traffico e per ora non...

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Un’altra protesta contro i caro-carburanti

Protestano di nuovo gli autotrasportatori di Altamura. Con un presidio nei pressi dello stadio e un corteo sulla circonvallazione hanno nuovamente manifestato. Nessun blocco del traffico e per ora non è prevista alcuna protesta ad oltranza. Chiedono anche ad altri settori economici di unirsi.

Su tutti i tir è stato esposto un manifesto con lo stemma di Altamura e il messaggio: “L’autotrasporto si ferma. L’insostenibile aumento dei costi non permette più a nessuno di reggere nel mercato, creando un indebitamento generale. Il settore dell’autotrasporto ha deciso di fermarsi e di chiedere a tutte le istituzioni una maggiore tutela attraverso regole certe per la contrattazione e un intervento immediato sul costo del carburante. Noi siamo gli stessi eroi del 2020. Ora tutti voi al nostro fianco!”.

Gli autotrasportatori chiedono di essere sostenuti per dare più forza alla protesta.

Proprio ieri il Governo ha approvato un decreto legge sul contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia. Si prevede la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. L’effetto della misura consiste nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.

Inoltre il Governo ha previsto delle misure specifiche per l’autotrasporto. Riportiamo integralmente quanto comunicato dal Governo in merito all’autotrasporto:
Autotrasporto – Gli interventi sono volti a mitigare gli aggravi economici per il settore derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici e si aggiungono a quelli già adottati con il precedente decreto energia (Dl 17/2022) per complessivi 80 milioni di euro. Essi prevedono:
l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto, per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022;
il rifinanziamento dei contributi per i cosiddetti ‘marebonus’ e ‘ferrobonus’, per incentivare il trasporto delle merci via mare e attraverso le ferrovie togliendolo dalla strada e per favorire lo sviluppo dell’intermodalità;
l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante. In particolare, nei contratti stipulati in forma scritta, deve essere prevista la clausola di adeguamento del corrispettivo qualora il prezzo del carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Per i contratti di trasporto merci conclusisi in forma non scritta si prevede che il corrispettivo venga determinato in base ai valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili;
ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali, e di ulteriori 5 milioni per la deduzione forfetaria delle spese non documentate ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli;
l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. La misura comporta per il settore un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.