La Asl risponde a Maiullari: "Tampone era programmato ieri"

Secondo l'azienda sanitaria il protocollo è stato rispettato

sabato 4 aprile 2020 19.15
"Come dimostrato da prove documentali, telefonate e testimonianze degli operatori, la Asl di Bari ha provveduto ad espletare correttamente tutte le procedure di sorveglianza epidemiologica a tutela del comandante Maiullari, nonché del corpo di Polizia che dirige, nei tempi previsti". Così si legge in un comunicato della Asl di Bari di replica al comandante Michele Maiullari, molto duro sui protocolli sanitari regionali.

Il comunicato così prosegue:

"Il 17 marzo – a seguito di un caso positivo accertato tra gli agenti della polizia municipale di Altamura – sono stati effettuati 28 tamponi. Il 19 marzo a seguito del risultato è stato necessario prescrivere al comandante, come da protocollo, il periodo di isolamento domiciliare dal 19 marzo al 1 aprile. Il secondo tampone di verifica era stato già programmato e prenotato per il 3 aprile ma non è stato possibile effettuarlo in quanto il signor Maiullari – pur essendo chiamato più volte dagli operatori della ASL a bordo della ambulanza dedicata ai tamponi come certificato da messaggi e telefonate perse – non ha mai risposto al telefono. Per tre volte (alle 16.20, alle 16.30 e alle 16.45 del 2 aprile) gli operatori hanno provato a mettersi in contatto, senza riuscirci. Il tampone è stato quindi eseguito soltanto oggi, ma non certo per il sollecito, ma per osservanza rigida delle procedure da parte dei nostri operatori impegnati h 24 nella tutela della salute di tutti.

Il comandante della polizia municipale di Altamura conosce bene il lavoro che la Asl sta facendo in questi giorni sul territorio e la priorità che è stata data agli operatori del servizio essenziale diretto proprio da Maiullari nelle passate settimane proprio a difesa dell'ufficio e dei dirigenti. Prendiamo dunque le distanze rispetto a quanto denunciato e stigmatizziamo tali comportamenti nel rispetto degli operatori sanitari che ogni giorno fanno sforzi disumani per la tutela della salute pubblica", conclude la nota.