Uomo di Altamura
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Uomo di Altamura, la politica interpella la Soprintendenza

L'ipotesi di rimozione prevista dal progetto e da un parere tecnico

"Dopo decine e decine di migliaia di anni, lo vogliono rimuovere e portare chissà dove. Mi riferisco al cranio dello scheletro dell'Uomo di Altamura, incastonato nella grotta di Lamalunga. È davvero incredibile".

Non tarda a provocare reazioni anche in ambito politico e nonostante le rassicurazioni di Palazzo di Città la notizia di una possibile rimozione di parti dello scheletro dell'Uomo di Altamura dalla grotta di Lamalunga, dove l'importantissimo reperto paleontologico, scoperto nel 1993, giace da decine di migliaia di anni, inizia a trovare conferme nelle carte. Il primo a esternare pubblicamente dubbi e indignazione è il consigliere Enzo Colonna, che in un comunicato interpella comune e soprintendenza, dopo i primi riscontri documentali alla vicenda, mentre il gruppo facebook "Salviamo l'Uomo di Altamura", sorto dopo la denuncia dello studioso Formicola, ha già raccolto già più di 1500 adesioni.

"La rimozione e lo spostamento del cranio sono contemplati tra gli interventi del progetto la cui gara di appalto è stata recentemente aggiudicata", continua il consigliere di minoranza, pubblicando il frontespizio delle determina dirigenziale della discordia, la 1088 del 24 ottobre 2014, inerente la gara d'appalto, vinta dall'unica concorrente, l'A.T.I. "Digitarca Snc, Università La Sapienza Roma e Università di Firenze", per la realizzazione del modello iperrealistico tridimensionale e a grandezza naturale dell'Uomo di Altamura.

Una proposta progettuale, stando a quanto riportato dalle relazioni tecniche, che non escludono la "rimozione meccanica" di parti dello scheletro per la realizzazione dell'opera. Un''ipotesi espressamente prevista nella proposta progettuale presentata dall'A.T.I. aggiudicatrice, a cui si aggiunge un parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Puglia sul programma complessivo di interventi, richiesto dal comune, che conferma tale ipotesi: "A tale scopo - si legge in uno stralcio reso pubblico da Colonna - si ritiene indispensabile programmare periodici tavoli di lavoro di concerto con chi scrive e con i referenti del comune di Altamura, per confrontarsi sull'andamento dei lavori, in particolare per quanto attiene alla rimozione del cranio dal suo contesto ai fini della verifica contestuale dei dati acquisiti".

"Previsioni progettuali", quelli di suddetta operazione, in relazione delle quali si chiede di "relazionare sui risultati conseguiti a seguito della prima discesa esplorativa effettuata lo scorso 17 dicembre"; "le successive fasi di trasferimento, analisi e studio dello stesso - conclude la nota - dovranno svolgersi in sicurezza presso le nostre sedi, e ove previsto lo spostamento in sedi diverse, dovrà prevedersi l'assistenza da parte di nostro personale incaricato". Un documento che sembra confermare le dichiarazioni di Formicola su un effettivo parere favorevole da parte della Soprintendenza all'operazione di rimozione del cranio dell'uomo preistorico.

"Chi e quando ha deciso – chiede Colonna - un intervento così drastico, definitivo, irrimediabile? Perché la rimozione? Dove è destinato ad essere collocato il cranio? È tecnicamente sicura la rimozione? Chi lo assicura, quali garanzie ci sono?" "E soprattutto – continua il consigliere di Aria Fresca - possibile che una decisione così importante sia presa nel totale silenzio? Possibile che l'amministrazione Stacca e la soprintendenza stiano procedendo senza informare la comunità altamurana e non solo, senza coinvolgere l'intera comunità scientifica, mascherando il tutto dietro un'ordinaria gara di appalto per la realizzazione di una copia del reperto e per l'acquisizione di una serie di servizi e forniture che tutti credevano essere destinati unicamente alla sua valorizzazione e musealizzazione"?

"Fermatevi. Informateci. Parliamone", è l'appello finale di Colonna, alla ricerca di risposte e chiarimenti ufficiali che a questo punto diventano obbligati, e a cui ora si associa anche Palazzo di Città, che con una nota informa come "il Sindaco Stacca ha chiesto di incontrare personalmente e con celerità la Soprintendenza al fine di poter rasserenare gli animi e di fornire alla comunità informazioni certe".

Una "richiesta urgente di incontro", quella del primo cittadino, "alla luce della crescente e legittima preoccupazione di molti concittadini, e al fine di fugare ogni dubbio o notizie non veritiere circa le modalità di esecuzione dei lavori inerenti la ''Musealizzazione dell'Uomo di Altamura", che "rappresenta per la comunità altamurana un bene identitario di inestimabile valore ed importanza. Ogni attività che riguarda il sito deve essere sempre accompagnata dal buon senso e dalla necessità di salvaguardia", conclude il comunicato dell'amministrazione, ammettendo sia pure implicitamente, dopo le prime smentite di ieri e le conferme odierne emerse dagli atti ufficiali, un qualche fondamento nelle preoccupazioni emerse sulla sorte dello scheletro di Lamalunga.

La parola sulla sorte del Neanderthal altamurano passa ora alle istituzioni preposte alla tutela del patrimonio storico, archeologico e culturale, che pure, stando a quanto scritto nel parere tecnico, non escluderebbero un'ipotesi di rimozione da più parti ritenuta nefasta per il preziosissimo reperto. Il "giallo" preistorico continua...
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