Palazzo di Città
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Politica

Servizio Tributi, accese le polemiche sui nuovi assunti

Diverse le voci che si elevano

Non si placano le polemiche nate attorno al nuovo Servizio Tributi attivo da lunedì 14 aprile in via Marmolada e che conta al suo interno quattro nuovi dipendenti. Le voci che si elevano riguardano la presunta vicinanza degli addetti al mondo della politica. Si tratterebbe di giovani, figli di consiglieri o comunque di persone che frequentano abitualmente le stanze del Comune. Negli elenchi degli assunti si registrerebbe un solo nome. Altri tre altamurani, invece, sarebbero stati annoverati tra i corsisti di un percorso formativo extracurriculare, organizzato dalla ditta privata che ha vinto la gara di appalto. Percepirebbero, dunque, un contributo mensile perché frequentanti il corso. Alla conclusione delle ore formative, i tre addetti passerebbero automaticamente in assunzione.

Mal di pancia tra gli stessi politici che lamenterebbero, qualora fosse comprovati i fatti, le modalità di individuazione dei nuovi assunti. Perché proprio loro? È la domanda che molti si pongono. Nei corridoi del Palazzo di città a brontolare sono diversi rappresentanti del centro destra, ma non mancano voci di altri colori. Tuttavia, per quanto potrebbe apparire non condivisibile il risultato, quello della scelta del personale resta pur sempre un concetto opinabile, ma attribuibile al libero arbitrio della azienda operatrice.

E se da un lato c'è chi vede, con la lente dell'intuizione, la questione meno casuale di quanto possa sembrare ad una prima analisi, dall'altro c'è chi, pur non sentendo proprio il metodo, pone sul piano della logica una coincidenza irrefutabile.

Intanto, nel prossimo Consiglio comunale le forze di opposizione apriranno i lavori su questo argomento.
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