Guardia di Finanza
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Cronaca

Sequestrati beni e conti ad un militare altamurano per 127.000 euro

Un dipendente dell'Esercito. Secondo l'accusa ha percepito somme non dovute

Su disposizione della Corte dei Conti la Guardia di Finanza ha sequestrato quote di immobili e conti correnti per un totale di 127.000 euro ad un 55enne di Altamura, militare sottufficiale dell'Esercito. Secondo l'accusa, questo totale corrisponde alla "illegittima autoliquidazione di somme in eccesso rispetto a quelle spettanti".

In particolare, nel periodo 2002-2017 il sottufficiale avrebbe percepito una indebita percezione di assegni per il nucleo familiare, pari ad oltre 9.000 euro (per la sola annualità 2017) oltre a numerose voci di compenso, non spettanti, per oltre 118.000 euro, relative agli anni precedenti.

L'indagine è partita da un accertamento interno presso il Comando del 7° Reggimento Bersaglieri di Altamura a cui sono seguite attività contabili della Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari – Gruppo Tutela Spesa Pubblica).

Così, su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, diretta dalla dott.ssa Carmela de Gennaro, la Sezione Giurisdizionale per la Puglia ha disposto il sequestro conservativo ante causam di beni poiché viene contestato un danno patrimoniale diretto (ammanco concreto nelle casse dell'amministrazione militare di cui faceva parte) ed il sequestro è a garanzia patrimoniale nei confronti dell'Erario, in relazione al pericolo di dispersione dei beni nelle more della definizione del giudizio.

Il Presidente della Sezione giurisdizione della Corte dei Conti, Mauro Orefice, accogliendo la richiesta dei magistrati inquirenti, ha disposto il sequestro conservativo di quote relative a 4 immobili urbani siti in Altamura, quote di vari terreni seminativi siti in Altamura, saldi di vari conti correnti; ogni ragione di credito/somme dovute o da dare, nei confronti dell'indagato, da parte dell'INPS e del Ministero della Difesa.

Il militare indagato è stato contestualmente citato in giudizio per il prossimo mese di novembre. Inoltre gli è stato notificato un invito a dedurre nonché una diffida al pagamento della somma citata, oltre interessi e rivalutazione monetaria.

Tale attività è stata resa nota con un comunicato stampa della Guardia di Finanza.


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